Non si allenta la pressione sul Governo Draghi. Giuseppe Conte è tornato a parlare dei nove punti che ha presentato pochi giorni fa al Presidente del Consiglio e questa volta non ha nascosto la possibilità concreta di uscire dal Governo. Dall'evento Digithon a Bisceglie Conte ha infatti sottolineato che la permanenza del suo movimento nella maggioranza è legata alla volontà del Governo di agire e di farlo subito, non tra mesi e nemmeno settimane. "C'è la concreta disponibilità ad assumersi una responsabilità non minore? Noi ci siamo. Se la risposta è sì noi ci siamo. Se la risposta dovesse essere no non ci possiamo essere ma per responsabilità" Il PD guarda con sempre maggiore preoccupazione all'alleato del Campo Largo. Per i DEM a questa maggioranza non c'è alternativa. "Chiariamo che se dovesse cambiare la situazione comunque per noi questo è l'ultimo Governo possibile di questa legislatura". E mentre riprende il dibattito sulla possibilità di cambiare la legge elettorale, con frecciate a distanza tra PD e Lega, dal Carroccio si ribadisce la chiusura su alcuni temi portati avanti dal Centrosinistra. "Il prezzo del gas avrà un innalzamento insostenibile per le famiglie e per le imprese. Di questo ci dobbiamo occupare. Non dei tira e molla di Conte, non della ius scholae o della cannabis". Dal Centro invece arriva un appello del gruppo di Di Maio che accusa chi oggi vuole fuggire dalla maggioranza, riferimento non troppo velato agli ex compagni di partito, di voltare le spalle agli italiani e invita a non dare spazio agli egoismi. E a proposito di Centro in un video sui social Silvio Berlusconi risponde a una iniziativa di Giovanni Toti che darà il via a una nuova formazione politica centrista "Italia al Centro". Una collocazione che però non piace al leader di Forza Italia. "Vorrei ricordare a questi signori e vorrei ricordarlo anche a tutti i cittadini che il Centro siamo noi. Il Centro è Forza Italia".























