Chi esce, chi entra, chi sale, chi scende, chi cambia ruolo: in pochi lasciano. Il 64° Governo della Repubblica italiana vede confermata la stragrande parte dei componenti dell’esecutivo Renzi. Manca ancora la definizione di Viceministri e deleghe, che verranno formalizzate nelle prossime ore, ma la continuità è certa. Maria Elena Boschi, ex responsabile delle riforme, pur sconfitta al referendum, rimane. Non più Ministro, ma comunque nella posizione strategica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Altro fedelissimo di Renzi, Luca Lotti, sale di posizione: da Sottosegretario diventa Ministro dello Sport. Rimangono ai loro posti di comando anche alcuni Ministri determinanti per le riforme renziane, come Poletti e Madia. Confermato il responsabile dell’Economia, Padoan; mentre Alfano entra alla Farnesina. Le vere new-entry, nuovi volti, almeno come Ministri, sono pochissimi, a partire da Marco Minniti. A lui Alfano lascia la guida del Ministero dell’interno. Sessant’anni, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti, uomo di peso e prestigio per la sicurezza nazionale, Minniti è esponente del PD di lunga data e altrettanta esperienza. La prima, quella come Sottosegretario nel Governo D’Alema (1998-99). Dal Viminale dovrà gestire la complessa questione dei migranti, oltre alla sicurezza del Paese. E poi, nuova entrata, Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento, snodo chiave per la legge elettorale: 61 anni, senatrice, è stata Ministro per le Pari opportunità nel Governo Prodi dal 1996 al 1998, ma soprattutto, in questa legislatura, una delle protagoniste della lunga fase parlamentare delle riforme. Riforme che nel Governo Gentiloni non avranno più un ministero. E dalla Vicepresidenza del Senato arriva il nuovo Ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, PD nel passato, lunga esperienza sindacale nella CGIL, che prende il posto di Stefania Giannini. Cambia ruolo Claudio De Vincenti, ex sottosegretario che diventa Ministro della Coesione territoriale e Mezzogiorno.