Partiamo dalla lettera inviata dal ministro Sangiuliano alla stampa, in cui il ministro scrive, "ho maturato l'intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l'incarico gratuito di consigliere del ministro, ma dopo una prima fase, viste alcune perplessità su possibili conflitti di interesse ho deciso di non dare corso alla nomina", e poi ancora sul ruolo ricoperto da Boccia, dice, "non ha mai preso parte a procedimenti amministrativi e le occasioni in cui è stata presente non avevano carattere istituzionale o di istruttoria del G7 e infine altro punto importante sottolineo che mai un euro del ministero, neanche per un caffè è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia". Boccia che risponde a Sangiuliano sui social in questa lunga storia, pubblicata su Instagram, scrive tra i vari punti rispondendo a quanto detto da Sangiuliano rispetto alla nomina, "a me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile, la riascoltiamo insieme?" Un riferimento, un'allusione a un possibile audio o registrazione che dimostrerebbe, così intendiamo, insomma la presenza, l'esistenza di questa nomina e anche la richiesta di strapparla e poi ancora sui soldi spesi dal ministero, Boccia dice: "io non ho mai pagato nulla mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri". E poi ancora sulle riunioni operative sul G7 Boccia parla di sopralluoghi, di scambi di informazioni, di riunioni e c'è da dire che sui suoi social sono presenti diverse immagini che ritraggono Boccia e Sangiuliano insieme negli scorsi mesi: a Pompei, Napoli e in altre occasioni. Sempre sui suoi social poi si vede questo post in risposta all'intervista della presidente del Consiglio Meloni, in cui difendeva Sangiuliano e scorrendo si trovano questi due documenti di cui leggiamo riunione dei ministri della cultura del G7 e ancora, nella seconda pagina, sessioni di lavoro, non sappiamo l'origine di questi documenti, ma appunto Boccia li ha pubblicati per dimostrare di esserne in possesso e già nei giorni scorsi aveva fatto discutere la diffusione di una mail invia dal direttore di Pompei allo staff di Sangiuliano, per l'organizzazione di un evento legato al G7, in cui era presente ed era in copia anche Boccia. Chiudiamo con il posto da cui è partito tutto, pubblicato il 26 agosto, Boccia ringrazia Sangiuliano per la nomina a consigliere del ministro per i grandi eventi, nomina che è evidentemente al centro di questa vicenda.