Se il 2024 è un libro tutto da scrivere, il Governo ha già chiari i capitoli su cui concentrarsi: lo scenario internazionale, l'economia e le riforme. Giorgia Meloni l'illustrera giovedì nella conferenza stampa di inizio anno dopo che è stata rinviata due volte per sua indisposizione e il 17 ad un question time in Parlamento. Il 2024 porta in dote la Presidenza del G7 nel mezzo di due guerre ed un quadro internazionale mai così instabile, gli incontri clou saranno a metà giugno, in Puglia, temi forti migrazioni e intelligenza artificiale. Sul fronte interno la manovra appena approvata ha messo a fuoco ma non risolto alcune questioni, la principale misura almeno per le coperture finanziarie, taglio del cuneo fiscale è a termine, la sfida è renderla strutturale e possibilmente estenderne la platea. E qui entra in campo l'Europa con il suo debito pubblico monstre, oltre 2800 miliardi, il 140% del Pil, l'Italia è un osservata speciale. In base al nuovo patto di stabilità sarà obbligata a piani pluriennali di rientro del debito e a limitare la spesa in deficit, in poche parole pochi soldi da investire. A spostare gli equilibri però potrebbe essere il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sfida storica per l'Italia. Volano per lo sviluppo resta la realizzazione del PNRR, i circa 200 miliardi di Bruxelles tra risorse a fondo perduto e debiti, se spesi bene, potrebbero rimettere l'Italia sulla strada della crescita. Il PNRR però ha nel suo DNA le riforme: concorrenza, fisco, giustizia, il Governo Meloni punta molto anche su quella del premierato, l'elezione diretta del presidente del Consiglio. Il disegno di legge all'esame del Senato e la Meloni punta ad un voto prima di giugno tra le proteste delle opposizioni e le perplessità di diversi costituzionalisti.