Stipendi più alti per i ministri non parlamentari. Spunta una norma anti Renzi. La manovra si avvia al rush finale e non risparmia colpi di scena alla Commissione Bilancio della Camera, che spera di chiudere i lavori nel weekend. Nelle ultime giornate prima dell'ok dell'Aula, spunta una modifica che farebbe salire lo stipendio dei ministri non parlamentari. Un trattamento che sarebbe esteso a sottosegretari e viceministri. Nel testo si specifica che ai membri del Governo che non sono parlamentari viene corrisposto il trattamento economico complessivo, spettante a senatori e deputati. In questo modo, di fatto, ai ministri spetterebbe non più solo l'indennità già uguale per tutti ma anche le altre voci che compongono la retribuzione dei membri di Camera e Senato, come ad esempio la diaria o i rimborsi spese per l'esercizio del mandato. È una novità, la norma. Fino ad ora i membri dell'esecutivo non parlamentari percepivano solo lo stipendio base di circa 5.000 euro, più circa 3.500 euro per le spese forfettarie che saltano se si resta fuori Roma più di 15 giorni al mese. Un vincolo che invece i parlamentari non hanno e che ora verrà esteso ai rappresentati del Governo. Inoltre si vedranno attribuire anche le stesse agevolazioni sui viaggi. E sempre in tema di redditi degli onorevoli, ritorna la cosiddetta norma anti Renzi, ma più rigida di quella inizialmente prevista da un emendamento. Invece di un tetto ai maxi compensi dei politici percepiti all'estero, arriva un vero e proprio divieto per gli incarichi retribuiti fuori dall'Unione Europea.