Nessun cedimento, nessun accanimento, il 41-bis per Cospito non sarà revocato. "Non ritengo di farlo", ha detto di fronte agli altri Ministri, il Guardasigilli Carlo Nordio, dopo che lo stesso Cospito è stato trasferito nel carcere di Opera a Milano per via delle sue condizioni di salute. Il Consiglio dei Ministri che si è riunito a Palazzo Chigi è dunque compatto sulla linea della fermezza e ribadisce la volontà di non scendere a patti con chi usa la violenza e la minaccia come strumento di lotta politica. La Presidente Meloni aveva già tracciato la linea: "Credo che lo Stato non si debba fare intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari". Le informative dei Ministri, dell'Interno Piantedosi, degli Esteri Tajani e della Giustizia Nordio, davanti ai colleghi hanno confermato la direzione di marcia. Per il titolare del Viminale, Cospito è un soggetto pericoloso. Nelle recenti manifestazioni, ha aggiunto Piantedosi, ci sono le tracce di una rete di supporto nei suoi confronti, dalla Farnesina Tajani chiede di innalzare il livello di sicurezza di tutte le nostre sedi diplomatiche. Chi chiede un ripensamento sono le opposizioni, particolarmente con insistenza il PD. Se per Andrea Orlando si rischia di ricompattare la galassia anarchica, Laura Boldrini interviene così: "La prima cosa da fare è di impedire che questa persona non ce la faccia a andare avanti, cioè deve essere assistito, quindi questa è la prima cosa e poi tutto il resto, certo dovrà essere trattato, ma viene dopo". Anche per Ilaria Cucchi, senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra, il 41-bis per Cospito è un errore colossale.