94 consigli di amministrazione in 105 società del Ministero di Economia e Finanza, sono scaduti e andranno al rinnovo entro i primi giorni di aprile. Poche settimane per rinnovare i vertici di molte società strategiche che hanno visto concludersi i mandati triennali: Banca Mps, Consip, Enav, Enel, Eni, Leonardo, Poste Italiane, Terna ma anche Ita Italia Trasporto Aereo alcune controllate della RAI e nel settore energia GSE e Sogen. Nomine sono previste anche in Cinecittà, Consap, Sogesid, Sport e Salute. Il Centro Studi Comar ha calcolato che le società per cui è previsto il rinnovo nel 2023 esprimono fatturato di 189,9 miliardi di euro, 160,6 solo considerando Enel ed Eni. Utili per 10,6 miliardi con 288146 dipendenti, 187702 solo tra Poste Italiane ed Enel. Il delicato Risiko sulle nomine delle società partecipate è entrato nella fase delle decisioni e i leader della maggioranza stanno cercando un equilibrio politico nella scelta dei vertici, rispettando anche il criterio dell'equilibrio di genere. Attualmente sui 610 componenti degli organi sociali uscenti le donne sono 232, pari al 38% complessivo. Si susseguono gli incontri al tavolo di maggioranza tra le poche certezze finora sembra ci sia la convinzione generalizzata nel Governo, che nessuno intende spostare Claudio Descalzi dalla poltrona di Amministratore delegato di Eni. Per il resto si lavora ad un accordo complessivo che sarà indispensabile chiudere al massimo entro la metà di aprile.