Lunedì 31 alle 12.00 il primo Consiglio dei Ministri dopo quello inaugurale e si parte subito nel segno della discontinuità come sottolineano fonti dello stesso Governo. 3 provvedimenti all'ordine del giorno, 2 sulla Giustizia, 1 sul Covid ed è l'anticipo della scadenza per l'obbligo vaccinale per sanitari al 1 novembre, con conseguente abrogazione delle sanzioni. Esattamente in linea col cambio di registro verso le restrizioni, annunciato da Giorgia Meloni in Parlamento. Al primo punto però c'è il decreto che verrà varato per mantenere l'ergastolo ostativo quello legato a particolari reati, e che esclude sconti di pena e benefici penitenziari se il soggetto non collabora con la Giustizia, il mantenimento di questo Istituto messo invece in dubbio già da un ampio dibattito parlamentare è a rischio dalla sentenza della consulta prevista per l'8 novembre, viene considerato fondamentale da questo Governo nella lotta alla criminalità organizzata. Secondo punto all'ordine del giorno il rinvio al 30 dicembre delle norme della riforma Cartabia, con la stretta dei termini per le indagini che secondo i Procuratori, che hanno mandato una lettera al Ministro della Giustizia Nordio, hanno un impatto organizzativo troppo difficile da affrontare in tempi così brevi. Molto critica l'opposizione, secondo cui Meloni mette a rischio i fondi del PNRR legati alla riforma della Giustizia. Intanto il Presidente del Consiglio si prepara all'incontro coi vertici europei a Bruxelles, il 3 novembre, energia e prezzi i temi principali, e lavora col Governo sulla legge di bilancio che già si sa, verrà in gran parte destinata ad aiutare famiglie e imprese proprio sul fronte del Caro Bollette.