Il passo forse è lento, ma il percorso è chiaro, dice Giuseppe Conte, che respinge l'etichetta affibbiata dalle opposizioni di “Governo del rinvio”. Ora siamo concentrati sul Recovery Fund, avremo il negoziato, dice Conte, e frattanto avremo i conti della Ragioneria dello Stato. Il percorso poi prevede l'approdo in Parlamento, dove probabilmente la prossima settimana dovrebbe arrivare anche il decreto semplificazioni, al centro dell'ennesima difficile trattativa nella maggioranza. “Io ho definito questo decreto-legge la madre di tutte le riforme. Io lo ritengo indispensabile, insieme a tutto il Governo, per modernizzare l'Italia, tornare a far correre il Paese, ed è per questo che in queste ore, a livello governativo, col coinvolgimento delle forze di maggioranza, ci stiamo confrontando in maniera costruttiva per trovare le soluzioni migliori”. Conte è deciso a giocarsi ancora la partita sulla riduzione dell'IVA, anche se per ora conferma che è una ipotesi, prevedendo sgravi sull'IVA per chi usa moneta elettronica. Ma tutte le scelte si reggono sulle gambe di una maggioranza che in Senato è vicina al punto di rottura. Conte, di fronte all'OPA di Salvini sui senatori 5 Stelle, confida nel senso di responsabilità della sua maggioranza. “Questo Governo non rischia per la spallata di Salvini, se rischia è per le proprie divisioni interne, non per un agente esterno. Io suggerisco a tutti di mettere al centro l'interesse degli italiani”. Di Maio chiede a tutti di abbassare i toni e trovare delle soluzioni, una missione impossibile con questo Governo secondo l'opposizione. “Noi siamo pronti ad approvare 700 cantieri uno dopo l'altro. Il nostro timore è che prevalga la linea CGIL perché questo è un Governo ostaggio della CGIL su tutti i fronti, dai voucher alla semplificazione, alla flat tax, alla pace fiscale, quindi temo che con i no di Landini che si aggiungono ai no dei 5 Stelle non se ne venga fuori”. “Il decreto semplificazioni è al caro amico, infrastrutture e cantieri sono fermi, della riforma della giustizia non vi è traccia, e francamente quello che deduciamo dalla sua risposta è che anche il taglio dell'IVA è l'ennesimo annuncio, è l'ennesima promessa fatta in maniera, così, facile, ma non seria”.