Un equilibrio complicato, tra le ragioni della vaccinazione e quelle del lavoro. Alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass e dopo l'incontro con i sindacati, nel Governo c'è fiducia sulla tenuta del sistema paese nelle prossime ore e così Palazzo Chigi tiene la barra a dritta sulla direzione indicata. Massimo sostegno alla campagna vaccinale. Non ci sarà un azzeramento dei costi per le aziende che vogliono pagare i tamponi ai dipendenti, anche se nei prossimi giorni verrà valutato se e come introdurre ulteriori deduzioni per le imprese e calmierare ancor di più i prezzi. Dunque rinviata al mittente la richiesta di test gratuiti. "Il 15 ottobre non ci possono essere lavoratrici e lavoratori che stanno a casa senza stipendio, non è possibile perché la Costituzione italiana all'articolo 1 teoricamente ricorda che saremmo una Repubblica democratica fondata sul lavoro non sul reddito di cittadinanza, sul tampone". In serata una cabina di regia per fare il punto sui dossier che saranno esaminati nelle prossime ore in Consiglio dei Ministri a partire dalle nuove norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma anche il documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles alla base della prossima legge di bilancio. Tra le misure che saranno approvate attraverso decreto anche il rifinanziamento del reddito di cittadinanza fino a fine 2021 e del fondo Volo per coprire la cassa integrazione Alitalia nel 2022. Poi l'indennità di quarantena fino a fine anno e altre 13 settimane di cassa Covid. Sullo sfondo rimane la manifestazione organizzata sabato dai sindacati in solidarietà per l'assalto alla sede della CGIL e che il Centrodestra contesta perché in una giornata di silenzio elettorale. "Tutte le piazze devono essere ascoltate, ma un sindacato distrutto, un ospedale assaltato sono atti di squadrismo. Sabato il MoVimento 5 Stelle manifesterà con la CGIL e tutte le forze democratiche".