Pass obbligatorio su aerei e treni a lunga distanza. Potrebbe essere questa la prima mattonella della via italiana al Green Pass, annunciata dal Ministro Gelmini. "Penso che ci saranno le condizioni per compiere queste scelte in un clima di coesione, di condivisione rispettando la sensibilità di tutti, ma come ci ha insegnato a fare il Presidente Draghi, poi decidendo". L'idea è che lì dove si passa più tempo insieme, treni e aerei, lì dove ci sarà più gente insieme, come i grandi eventi sportivi e musicali, lì potrà essere necessario intervenire, rendendo obbligatorio il Pass. "Vaccinare e per eventi di massa, in un Paese dove ancora la percentuale di persone non vaccinate è alta, fare una selezione aiuta la sicurezza, aiuta la sanità, aiuta l'economia e aiuta a non tornare indietro, a periodi drammatici di chiusure improvvise". Il Movimento è disponibile al confronto, ma non ritiene che bar e ristoranti debbano essere fruibili solo col Green Pass. Al Ministero della Salute intanto riflettono anche sulla possibilità di non concedere Pass, dopo 15 giorni dalla prima dose, ma aspettare il completamento del ciclo vaccinale, prima di rilasciare il certificato. Ne parleremo se e quando ce ne sarà la necessità, taglia corto Matteo Salvini, Leader della Lega che con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, continua a ritenere la strada tracciata da Macron, non imitabile. "Immaginare di limitare ancora una volta la libertà delle persone, anche per bere un caffè, onestamente mi sembra esagerato e inutile, in questo momento". All'inizio della prossima settimana, ci sarà la cabina di regia, che farà il tagliando alle misure. La maggioranza è divisa, il tempo è fattore decisivo. Un utilizzo diffuso del Pass, che anticipi la variante Delta, potrebbe evitare il ricorso a misure più restrittive.