Tocca ai pontieri tessere la tela che non segni lo strappo tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Un lavoro complicato, delicato che segnerà le prossime ore. Da una parte Grillo che ha bocciato il nuovo statuto proposto dall'ex premier, dall'altro Conte che starebbe già lavorando ad un nuovo partito tutto suo. Quel che è certo è che nel Movimento Cinque Stelle è caos. Conte non vuole recedere dalla sua posizione dopo che Grillo gli ha promesso mani libere nell'operazione di rifondazione. Dall'altra parte Grillo che chiede l'ultima parola sempre e comunque sulle decisioni del suo movimento. L'ex premier ha incontrato a Roma diversi parlamentari del Movimento tra cui Stefano Patuanelli, Paola Taverna ed Ettore Licheri, per molti il segnale che Conte sta definendo i contorni del suo nuovo soggetto politico che stando ad alcuni sondaggi potrebbe arrivare anche al 15%. Una risposta su quello che sarà il futuro dell'ex premier potrebbe arrivare ad inizio settimana quando Conte potrebbe tenere una conferenza stampa. Le altre forze politiche, Partito Democratico in testa guardano a quanto accade nella galassia Cinque Stelle. L'interesse è motivato dalle ripercussioni che le fibrillazioni Cinque Stelle potrebbero avere sulla maggioranza di governo di cui il movimento è azionista di peso e sulle alleanze alle prossime amministrative, ma non solo, bisogna stabilire quali potrebbero essere gli effetti che l'addio di Conte al Movimento Cinque Stelle produrrebbe e la conseguente nascita di un nuovo soggetto politico che certamente andrebbe a pescare consensi tra i Cinque Stelle ma anche nelle altre forze politiche del centrosinistra senza dimenticare che Conte da tempo sta cercando con Letta e Speranza di creare una sinergia da opporre a Salvini e Meloni alle prossime elezioni politiche.