A destra tutti vogliono rendere l'Europa di nuovo grande. Make Europe great again. Se vi suona è perché è una variante del più noto Make America great again, l'urlo con il quale Trump ha conquistato la poltrona da Presidente. E se ha funzionato oltreoceano, pensano le destre europee, perché non qui. Quindi, ecco che lo slogan della due giorni dei patrioti europei riuniti a Madrid per il loro primo vertice è proprio questo. Dopo essersi visti per una cena lontano dalle telecamere, nel giorno dell'evento si alternano sul palco i leader dei partiti della destra sovranista che gridano meno Europa da dentro l'Europa. Sono il terzo gruppo all'europarlamento. Tra gli altri, la francese Le Pen, l'olandese Wilders, il premier ungherese Orban, il padrone di casa Abascal e l'italiano Salvini che dal palco attacca anche la Corte Penale Internazionale. "È ora di mettere in discussione realtà come la Corte Penale Internazionale che mettono sullo stesso piano i terroristi islamici di Hamas e un premier democraticamente eletto come Bibi Netanyahu". La parola d'ordine è sovranità per rendere l'Europa di nuovo grande la ricetta sovranista ripetuta, identica da tutti è no all'immigrazione, no all'ambientalismo, no all'identità di genere, no al multilateralismo e al multiculturalismo, alle religioni che non siano cristiane e soprattutto no all'integrazione europea. E un solo modello da imitare, l'america di Trump citato da ogni leader sul palco. Una gara ad assomigliargli che si fa anche con i partiti di destra che non sono qui perché di altri gruppi europei come i Fratelli D'italia di Giorgia Meloni. Ma non mancano le stoccate. È Matteo Salvini che dal palco chiede al Partito Popolare Europeo di centro destra di scegliere tra Soros e Elon Musk. I patrioti, dice, hanno già scelto. .