Il Soft Power dell'Italia, Rutelli: arma in più

14 mar 2023
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Che cos'è il Soft Power? È avere un Campidoglio ad Honolulu ed uno in Alaska chiamati proprio così. È il nome di metropoli come Los Angeles e Buenos Aires che hanno origini italiane. È il Papa che parla in italiano di fronte ad oceaniche folle in tutto il mondo. È la nostra cultura, la moda, l'eccellenza enogastronomica. È un'arma, spesso riconosciutaci fuori dai nostri confini, ma che tra noi non sappiamo valorizzare. È questo il senso dell'iniziativa voluta da Francesco Rutelli a cui hanno partecipato tra gli altri i Ministri Tajani, Urso e Sangiuliano. Rendere il Soft Power una risorsa strategica per la difesa dell'interesse nazionale. "Soft Power è più importante che mai. Oggi per noi però è anche uno strumento per introdurre al mondo quanto è importante l'Italia, cioè dire l'Italia ha delle potenzialità economiche, di lavoro, di prestigio, di commercio internazionale e di affermazione della propria storia, la propria cultura, nel mondo che non ha nessun altro Paese". Per il Ministro Tajani la politica estera è fatta da tutto il sistema Italia. Il Ministro Urso lancia un progetto che punterà a trasformare il nostro Paese in una meta di punta per lo Smart working di ogni angolo del mondo. Per il titolare della cultura Sangiuliano si deve proiettare l'immagine dell'Italia nel mondo con la consapevolezza che di fronte a demografia, forza militare e possesso delle materie prime l'Italia deve rispondere con le sue armi: cultura, sapere e stile di vita.

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