Buongiorno, bentrovati nuovamente in questa parte di start. Andiamo a vedere i risultati del nostro sondaggio fatto con Utrend, e saluto ovviamente Giovanni Diamanti di Utrend, insieme a lui anche commenteremo questi risultati, e lo faremo anche insieme a Marta Serafini del Corriere della Sera, collegata con noi da Kiev perché buona parte di questo sondaggio riguarda anche la percezione rispetto al conflitto ucraina dell'opinione pubblica italiana, ma partiamo con la nostra Valentina Benedicenti, come sempre. Da quelli che sono invece diciamo Valentina risultati un po' più politici, come stanno andando i vari partiti, dopo ultimi giorni che sono stati diciamo, significativi sia dal punto di vista della manovra che a della posizione rispetto a Kiev e a Trump. Eccoci. Allora, dunque io um intanto comincerei dalla fiducia nei leader politici Giovanna, um perché um sono, um risultati che um diciamo si differenziano da quelli dell'ultima rilevazione che risale al 3, um Di novembre. Vediamo che insomma, in testa c'è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è sempre la figura, um più gradita, più apprezzata dagli italiani, costituisce un punto di riferimento anche se in leggero calo di due punti percentuali, um Rispetto a um circa un mese fa. Giorgia Meloni è in calo, al 31 percento di tre punti. um Giuseppe Conte al 27% conquista un punto percentuale nel gradimento, così com'è Llein, la segretaria del Partito Democratico che sale a 126%. Antonio Tajani scende di due punti percentuali il um ministro degli Esteri e vicepremier, si attesta al 25 percento, ma si. avanti in questa classifica di fiducia nei leader, vediamo che Matteo Salvini sale, invece cresce nel consenso popolare degli italiani con un +2 percento rispetto al 03/11 scorso e va a 123 percento. allora Se andiamo e torniamo nell'area progressista, conquista un punto percentuale e si attesta al 19%, il leader di AVS Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli 18 percento anche lui in crescita, lieve ma in crescita invece, Vediamo in calo Carlo Calenda, il leader di azione con un -2 percento. Matteo Renzi invece resta um stabile in quella fetta, diciamo resta sul um 10 um percento. Andiamo a vedere, um qui siamo um sull'Ucraina um dicevi. um allora quale posizione dovrebbe tenere, um l'Italia? allora um Cresce rispetto al 2000:23 quando questa, um domanda era stata già posta agli italiani, un atteggiamento um neutrale. neutralista perché insomma cresce il sostegno, al fatto di non voler più inviare armi, diciamo e finanziamenti a Kiev, quindi c'è un atteggiamento, diciamo un'inversione di tendenza decisa e netta nella popolazione italiana, um con 138 percento, quindi questa è la fetta più consistente, diciamo che fa riflettere. Continuare a inviare armi e fondi a Kiev senza inviare truppi si scende ma comunque è diciamo una fetta comunque. importante con 126%, lo stop completo ad invio di armi a Kiev, continuando a fornire sostegno economico, si attesta ad 117 percento. Inviare sostegno militare sempre maggiore a Kiev, anche truppe, vediamo che insomma la percentuale si ass- si assottiglia notevolmente fino ad attestarsi ad 17 percento. Non so, quindi insomma gli indecisi sono sempre una fetta, diciamo sostanziale, um 112%. Andiamo avanti. E qui andiamo a un altro argomento, il campo largo, chi voterebbe alle primarie come candidato premier? allora Questa diciamo così, è un altro di quei temi, poi magari andiamo ad approfondire nel dettaglio ognuno, um di queste um tematiche. allora Ally Schlein, la segretaria del PD, decisamente è um diciamo, um in crescita nel consenso popolare, poi lo vedremo anche nel consenso, um o no del governo che è sceso nel negli italiani, è a un trentun percento. con un testa a testa che però vediamo con Giuseppe Conte al 29% e Silvia Salis, attuale sindaco di Genova al 28%. Poi ce ne sono altri come Antonio De Caro, che è il Presidente della Puglia e Gaetano Manfredi è sindaco di Napoli, che come vediamo però hanno percentuali decisamente più basseamo nel dettaglio. Infatti facciamo un primo giro di domande. Parto da te Giovanni, perché andando a vedere la fiducia nei leader, con che tutti quelli che sono i leader storicamente più vicini, diciamo all'Ucraina e che a partire da Mattarella, che hanno sempre sostenuto la necessità del sostegno all'Ucraina, paradossalmente sono leggermente in discesa. Chi invece porta avanti anche uno scetticismo rispetto all'aumento delle spese militari è una posizione in parte differente, lo vediamo che mischiato consensi. Quindi sale nei consensi. Può essere legato anche a questo momento particolare, um del anche dell'influenza di Trump e del processo di pace ucraina. Questo questi movimenti che vediamo nei gradimenti, per esempio anche un Mattarella che scende di due punti non è una cosa che vediamo sempre, no? L'avevamo visto, quando c'era stato l'attacco diretto dalla Russia nei suoi confronti quest'estate e a un certo punto era andata per la prima volta sotto il 60 percento, nel gradimento. Buongiorno a tutti, è una lettura che ci può assolutamente stare perché questa correlazione c'è. Va detto che io sono dell'idea che la politica estera influisca sull'opinione pubblica italiana in misura un po' minore rispetto a quello che noi um tendenzialmente ci aspettiamo. um Se guardiamo nel complesso i dati che abbiamo analizzato um poco fa, vediamo in realtà che complessivamente possiamo dire che non è stato un buon mese per il governo. um Non c'è solo un calo di buona parte dei leader di governo tranne Salvini, ma c'è un calo, um importante importante, insomma, relativo di di Fratelli d'Italia è un recupero del PD, di quasi due punti cresce di un punto il PD e cala di quasi un punto Fratelli d'italia crescono i leader dell'opposizione cresce Schlein, anche se di poco cresce di poco anche Conte crescono di poco Fatoianni e Bonelli. Questo si lega un po', se vogliamo a queste tendenze che abbiamo visto c'è un leggero calo anche del Presidente della Repubblica Mattarella in termini di fiducia. che c'è stato anche um c'è stata anche qualche polemica nelle settimane scorse con il caso Garofani e via dicendo. E comunque, um più che il calo del Presidente della Repubblica, ovviamente salta all'occhio come ci sia e rimanga un abisso in termini di fiducia tra il Presidente della Repubblica Mattarella e il resto dei leader politici. Così come se guardiamo questi dati, vediamo anche che invece c'è +1 margine così importante tra Giorgia Meloni e il resto dei leader dei partiti. Sono molto vicini, così come, um appunto il la distanza tra Fratelli d'Italia e Partito Democratico si è nettamente ridotta. Quindi io do una lettura un po' più politica, anche se è evidente c'è un clima d'opinione, per quanto riguarda l'inter-. La guerra tra Ucraina e Russia um più neutrale rispetto a qualche tempo fa. Non solo abbiamo visto questi dati, ma. Chiedo scusa. No, no, ne vedremo anche altri e poi comunque um Marta, li abbiamo anche mostrati nel corso del blocco precedente um per esempio a me colpiva che anche tra coloro che vogliono diciamo mantenimento di un atteggiamento neutrale, quindi stop a invio armi e stop a invio um di sostegno finanziario, ci sono persino gli elettori di, Forza Italia soltanto fratelli D'italia vuole continuare a sostenere Kiev con fondi e armi, la maggioranza elettori e poi 144% di elettori del Pd. Quindi anche qui, per quanto questa questione sia di dibattito interno del Partito Democratico, paradossalmente sono il partito che più di altri a livello nazionale vuole mantenere questo sostegno e noi ci verso un anno elettorale. Che rischio c'è tra influenze di ingerenze russe che ovviamente nel nostro dibattito, Marta, sappiamo che ci sono. E questa opinione pubblica che evidentemente si sta stancando, anche quella che poi va a votare partiti più europeisti, si sta stancando di di di sostenere questo conflitto, un'America che si comporta in questo modo, tu vedi l'Italia tra i paesi che, um per usare le parole poi smentite da Macron tradiranno Kiev. Sì, buongiorno a tutti e a tutti. beh um come dire, i rischi ci sono um ma um va ricordato come al momento la posizione dell'Italia, resti, l'abbiamo visto anche nell'incontro di ieri, tra Zelensky e Meloni. L'Italia resti um uno degli alleati più importanti um di Kiev. um Meloni chiaramente ha ricordato anche a Zelensky quelle che sono, Le posizioni di Trump in qualche modo um sta giocando una partita che è um sicuramente importante ed è um una partita anche, um fatta di dialogo con entrambe le parti, diciamo in questo momento Roma, è l'alleato che ha più rapporti sia con Kiev che con Washington, quindi gioca 11 ruolo appunto importante. Quello che um chiaramente um ha ha un impatto sull'opinione pubblica è appunto questo um questo dibattito che però um in Europa, come dire, ha sempre delle um delle sfumature e delle sfaccettature che sinceramente è difficile comprendere, visto da qui. um Per chi racconta la guerra, per chi vive poi di fatto in guerra da quattro anni, è complicato um condividere la stanchezza della guerra dell'opinione pubblica europea, un'opinione pubblica, che appunto la guerra non l'ha vissuta, non la vive e che invece è diventata. quotidianità per gli ucraini, ucraini che sono appunto Ucraina, che è parte dell'Europa. Quindi è difficile per me è difficile dare una risposta. Riesco a trovarci poco senso, così come lo abbiamo scritto oggi quando si dibatte quando in Europa si dice anche nei dibattiti Kiev dovrebbe cedere il Donbass. Eh beh sì, sicuramente è facile, come dire così com'è la proposta del di Trump ed è nella lista delle richieste di Putin. Ma questo per gli ucraini è inconcepibile, sia dal punto di vista militare, perché lo abbiamo raccontato oggi il Donbass, parte di Donetsk è ancora, come dire, irraggiungibile per Mosca è un una conquista impossibile. per Mosca, sia anche per ragioni, come dire di sicurezza proprio militare, perché consentirebbe a Putin di avanzare sempre di più verso verso ovest e quindi di avvicinarsi sempre di più verso l'Europa c'è chi appunto fa paragoni con il 1938 c'è chi invece dice no, bisogna cedere questo territorio perché è il prezzo da pagare per la pace. e quelle che sono poi le posizioni dell'opinione pubblica europea. A volte sono posizioni come dire bizzarre, anche difficili da interpretare anche su l'abbiamo visto anche sul Medio Oriente c'è un livello di concentrazione sui conflitti ormai che è brevissimo. Segue proprio l'onda del del momento l'abbiamo vista anche l'indignazione e la mobilitazione. per Gaza è durata poco poco più di un mese. Poi sono sono è finito l'interesse è finita la mobilitazione, è finito il sostegno, come se la guerra a Gaza fosse finita, come se gli effetti della guerra a Gaza fossero finiti. Forse nel nell'opinione pubblica europea c'è poca consapevolezza, diciamo così in generale di quella che è stata anche il passato di quella che è la storia. um Io temo perché um comunque quando um anche la partita diplomatica che si sta giocando qui, um sull'Ucraina è una partita diplomatica enorme che avrà conseguenze, um sulla sulla vita degli europei. um. È una partita esistenziale per tutta l'Europa, no? Come um e poi tu diciamo, dicevi bene in Ucraina non c'è forse questa percezione, io, se non ricordo male proprio al Corea della Sera, una settimana fa era stata la First Lady Ucraina, no, a fare un appello agli europei e dire non dimenticatevi di noi, noi non abbiamo alternative alla possibilità di combattere, però poi ovviamente arriva un dibattito politico interno. che polarizza in un senso o in un altro. Allora Valentina, andiamo a vedere qualche altro cartello con te prima di fare un ultimo giro di battute con i nostri ospiti. Eccoci. sulla questione dell'Ucraina, perché abbiamo visto qual è la posizione dell'Italia, anzi io forse la farei, rivedere la posizione dell'Italia e la ricordiamo. Eccola. allora l'atteggiamento neutrale che è il 38%, continuare a inviare armi il 26 percento, lo stop all'invio continuando a fornire soltanto sostegno economico il 17% e poi inviare sostegno militare sempre maggiore a Chief e anche le truppe solo 17 percento, ma se andiamo a vedere, Le cosiddette torte che ci riassumono un po', ad esempio altre questioni sostanziali del conflitto in Ucraina. ecco L'Ucraina dovrebbe rinunciare a chiedere l'ammissione della NATO? um ecco Questa è una domanda che è stata posta, um nel sondaggio di UTend per Sky TG 24 e troviamo che il 39 percento, dunque la maggioranza è, d'accordo. in disaccordo il 34, quindi sono due percentuali che si avvicinano c'è una forchetta piuttosto limitata, non so il 27% e purtroppo anche in questo caso è una fetta molto significativa quella degli indecisi. Poi se andiamo a vedere invece l'ipotesi di cessione. Qui troviamo che gli italiani, con le regioni occupate e la cessione, la cessione di questi territori occupati alla Russia, troviamo che gli italiani sono sostanzialmente contrari, invece. Infatti andiamo a vedere cedere le regioni del Donbass alla Russia, in disaccordo il 47%, il 29% è d'accordo, sempre gli indecisi sono parecchi 124% troviamo. anche nel caso di cedere la regione della Crimea alla Russia, in disaccordo il 42%, che è sempre la maggioranza, d'accordo il 35 e c'è un non so che è il 23 percento. Questo per quanto riguarda Giovanna um l'Ucraina, ma invece c'è un'altra questione che riguarda la politica italiana che è la famosa riforma della giustizia con referendum, um Di primavera, um se um ci fanno vedere il, um diciamo com'è la situazione in questo momento per quanto riguarda, le intenzioni di voto e come voterebbero gli italiani, um posso chiedere alla regia di farvi vedere il cartello, quello sulla giustizia. Quello sulla giustizia sta arrivando mi dicono che sta arrivando perché sono sempre um i sì in questo momento, um diciamo per um che hanno insomma la maggioranza, anche se c'è un lieve calo, lo riusciamo a vedere? È in onda, mi dicono che qui come voterebbero al referendum in questo momento c'è 147% che è la maggioranza 153, um Perc- scusatemi, 153 percento um lo vedete, anche se um come dicevamo, sono in leggera flessione. Giovanna. Grazie, grazie alla nostra vicenti. allora um Giovanni con temi con mi concentro più sulle questioni di politica nazionale su 2, um su due aspetti e due ambiti, a partire um da um qual. Per quanto riguarda le primarie del PD, abbiamo visto che si assottiglia in qualche modo, insomma sono abbastanza vicini, um Conte e Schlein, vero è che se mettiamo insieme i voti di tutti i candidati e anche riformisti, in realtà, insomma, um Schlein um se ci fosse un secondo turno, dovrebbe avere partita facile con Conte, sempre che poi quei voti vadano a lei e non a Conte. È così, c'è una competizione maggiore nel campo più riformista e democratico, mentre Conte fa il pieno, um dei voti tra gli elettori e cinque Stelle. Quindi questo um sicuramente in una competizione a due turni um favorirebbe decisamente Schlein. Poi, um i nomi che vediamo non sono nomi di candidati ufficiali, ovviamente bisogna. Bisognerebbe vedere chi um sarebbe um um candidato davvero in una competizione, um non so quando quando avverrà la competizione, um però, la ve- la vera differenza tra Conte e Schline è che Conte, um fa il pieno nel campo a cin- dei cinque Stelle, mentre. Kline ha diversi competitor in questo scenario tra gli elettori democratici e tra gli elettori riformisti. In più, in questo, sempre in questo scenario non ci sarebbe un candidato di AWS che abbiamo visto nei dati e nell'intenzione di voto di poco fa, è un partito che ha una ormai un consenso stabile nell'elettorato italiano. Ovviamente la riforma sulla giustizia, per questo noi continuiamo sempre a darvi insomma i risultati sarà poi dirimente anche per come si muoveranno forse alcuni equilibri anche nel centrosinistra, um probabilmente a partire dalla dalla prossima primavera. Marta io però vorrei tornare. Sì, certo, cioè c'è c'è un calo di tre punti in un mese sul referendum sulla giustizia um da parte del sì, cioè i i favorevoli al. la riforma della giustizia, calano di tre punti in un mese e oggi il margine è sì di sei punti, ma bastano tre punti ulteriori spostati da un campo all'altro per cambiare decisamente um lo scenario. ecco, non è poco, visto che manca ancora un po' al al giorno del voto, non è affatto poco, non è affatto poco abbiamo visto questo coincide con un calo del governo. No, come tu ci insegni Giovanni, poi tre punti dal punto di vista statistico, sono niente, insomma, si possono recuperare facilmente. È un margine d'errore. allora Marta, un minuto però vorrei dedicarlo anche ad alcune, una piccola contraddizione che secondo me emerge da questo sondaggio, perché vediamo, da una parte si dice, um l'Ucraina non deve um forzare ad entrare nella NATO, d'altronde sappiamo chi segue queste questioni che la, la vera um il vero nodo um per per Kiev, soprattutto. nell'Unione europea più che nella nato in questo momento. Abbiamo visto come dire questa disaffezione nei confronti del del conflitto. Però poi, se si parla di cessione dei territori, che è quello che in qualche modo gli Stati Uniti stanno mettendo sul tavolo a favore della Russia, anche gli italiani dicono no, attenzione, non dobbiamo andare a cedere, gli ucraini non dovrebbero cedere tutto il DO la maggioranza, insomma dei nostri intervistati. Come ti spieghi questa piccola contraddizione in un minuto? Eh me la spiego appunto con forse scarsa consapevolezza anche di quello che sono 10 anni di guerra qui um su questi territori, appunto, sulla questione di ques- del perché, pochi lo ricordano per il Donbass si co- per in particolare per Donetsk, si combatte dal 2000:14, quindi è storia antica, tra Mosca e Kiev e c'è forse anche scarsa consapevolezza e memoria di quello che è stato di quelle che sono state le mosse di Putin. Forse in pochi ormai se lo ricordano l'annessione della Crimea, il silenzio della della comunità internazionale. Nulla venne fatto, nulla venne detto praticamente e poi nel 2022. L'invasione dell'Ucraina è appunto un in seguito a un aumento di tensione poi sul, um in relazione da parte di Mosca che vedeva vede um come dire, l'Ucraina nella NATO come una minaccia. Questo è assolutamente comprensibile, dal punto di vista di Mosca. C'è anche un punto di vista europeo che forse tende a um sottovalutare completamente e a mettere da parte la questione di sicurezza militare, evidentemente. Me lo spiego così, cioè con una abitudine um anche storica evidentemente culturale, ormai, a non um considerare la guerra e um il um le questioni di sicurezza militari come prioritarie, me lo spiego in questo modo. Grazie, grazie a Marta Serafini, buon lavoro a lei, ovviamente la leggiamo sempre um dall'Ucraina con le sue precise e anche toccanti, posso dirtele a volte cronache e testimonianze. Grazie Marta, grazie ovviamente a, um Giovanni Diamanti di New Trend, noi ci fareamo per una breve pausa e torniamo subito dopo il break. .























