Ciao a tutte e a tutti. Innanzitutto, un enorme ringraziamento perché siete stati la mia forza in questi mesi e lo siete tutt'oggi. Io adesso purtroppo sono ancora qui in Ungheria, sono agli arresti domiciliari. Devo indossare questo braccialetto elettronico e il processo contro di me va avanti e rischio 24 anni di carcere, per cui direi che la mia battaglia non è assolutamente finita. Il pozzo ha cambiato forma ma io sono ancora lì dentro. Sono candidata alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra anche se in realtà io non sono una politica di professione. Io ho sempre fatto politica in altri contesti, dal basso. Io sono un'insegnante precaria, come tutti sapete sono antifascista e nell'ultimo anno e mezzo purtroppo questa vicenda dell'arresto ha sconvolto completamente la mia vita. E infatti è anche a partire da questo che ho deciso di candidarmi, perché vorrei che tutte le persone che si trovano, in Europa, a sopportare situazioni di ingiustizia di questo tipo non siano lasciate da sole. Ho intenzione di battermi anche per il diritto a un'istruzione di qualità, per cambiare radicalmente le condizioni materiali di vita e per contrastare le destre radicali e le loro politiche discriminatorie. Avendolo provato sulla mia pelle, vorrei che fosse la solidarietà e non la paura il faro che guida l'Europa. Spero di abbracciarvi il prima possibile, in Italia. Ciao a tutti.























