L'immunità parlamentare rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema democratico, prevista e garantita dalla Costituzione all'articolo 68. Serve a garantire la libertà e l'indipendenza del Parlamento proteggendo i suoi membri da persecuzioni strumentali che potrebbero influenzare il loro operato. Non mira a offrire impunità ma a salvaguardare il corretto funzionamento della democrazia attraverso l'insindacabilità e l'inviolabilità i Parlamentari possono svolgere il loro ruolo senza timore di ritorsioni, garantendo così rappresentanza e decisioni libere per cittadini che rappresentano. Il secondo comma dell'articolo 68 della Costituzione stabilisce testualmente che "Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare ne può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale o mantenuto in detenzione. Tali limiti però non si applicano in due casi il primo se tali misure vengono emesse in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna oppure se il Parlamentare è stato colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza, inoltre l'immunità non vieta atti come perquisizioni, intercettazioni e sequestri ma richiede solo la preventiva autorizzazione della Camera di appartenenza". L'immunità parlamentare è una protezione costituzionale riservata ai membri del Parlamento in carica quindi Deputati e Senatori e dunque non spetta a tutti i politici come ad esempio gli appartenenti al Governo, i quali se non eletti in Parlamento godono di immunità attenuata e relativa solo all'esercizio delle loro funzioni trattandosi di prerogative e non di privilegi personali l'immunità parlamentare è irrinunciabile. Una volta che la Magistratura invia la richiesta di indagine relativa ad un Parlamentare questa richiesta viene esaminata dalla Giunta per le Immunità che redige una relazione che poi verrà letta in aula quindi si potrà procedere al voto.