L'Europarlamento ha salvato Ilaria Salis dal ritorno in carcere in Ungheria. Ora che il voto dell'Eurocamera ha confermato l'immunità cosa succederà al processo celebrato a Budapest? Il procedimento a suo carico per presunta aggressione ad un ungherese e due tedeschi, con simpatie neonaziste, è stato sospeso nel giugno del 2024, quando è stata eletta. L'eurodeputata di AVS ha affermato che vuole essere giudicata da un tribunale italiano e l'articolo 9 del nostro codice penale prevede la giurisdizione italiana, anche nel caso di fatti di reato comuni avvenuti all'estero, purché l'imputato sia cittadino italiano e risieda in Italia. Per trasferire il processo nel nostro paese è necessario che il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, chieda alla Procura di Milano di aprire un procedimento penale nei suoi confronti. Intanto il voto dell'aula di Strasburgo ha alimentato lo scontro tra Lega e Forza Italia. Matteo Salvini ha accusato gli europarlamentari azzurri di aver tradito nel segreto dell'urna la linea del Partito Popolare per la revoca dell'immunità, accusa rispedita al mittente. "Io credo che sia un peccato che a pochi minuti dalla conclusione del voto in plenaria la preoccupazione di un partito della maggioranza di governo in Italia, per le ragioni legate alle divisioni all'interno del Parlamento europeo, abbia deciso di intavolare questa polemica così rude". Per il PD è giusto accogliere la richiesta di Salis di essere giudicata in Italia. "Ilaria Salis è la prima tra l'altro che ha detto che vuole essere messa a processo. Non ha paura di dimostrare la sua innocenza ma lo vuole fare, in Italia ovviamente, con un processo che sia certamente condotto nel diritto internazionale". .























