Il giorno dopo l'elezione del Presidente della Regione sui tavoli dei governatori ci sono i numeri. Tutta un'altra partita che ha sia che fare con la matematica ma soprattutto con gli equilibri interni della coalizione, e quelli dei singoli partiti. Il primo ruolo da definire, per Attilio Fontana e Francesco Rocca è quello dei loro vice. In Lombardia, forte di essere il primo partito della regione con oltre il 25% dei voti, Fratelli d'Italia la chiederà senza dubbio. Il nome più probabile è quello di Romano La Russa. "Io sono il presidente dei Lombardi. E poi è chiaro che ci sono dei partiti con i quali dialogherò ma io non sono presidente né di un partitone dell'altro. Io sono presidente di tutti i lombardi". L'uomo vincente in Lombardia è, senza dubbio, Attilio Fontana. La sua lista è arrivata inaspettatamente oltre il 6% e per chi gliel'ha costruita, Giacomo Cosentino, probabilmente il Presidente chiederà un assessorato. Se si mettono insieme i voti della lega con quelli della lista Fontana si è a pochi passi dai cugini di Fratelli D'Italia e da qui i numeri degli assessori, se Bertolaso, come è probabile al suo posto e quindi considerato extra partiti, Fratelli d'Italia nel chiederà sette oltre alla vicepresidenza, tra cui alcuni pesanti come infrastruttura, attività produttive e agricoltura. Alla Lega ne spetterebbero quattro avendo già il presidente, Salvini vuole certamente riconfermare Guido Guidesi e Claudia Terzi. Noi Moderati avrà un assessorato mentre Forza Italia ne avrà probabilmente due. Pier Francesco Majorino entrerà in consiglio come candidato presidente con il maggior numero di preferenze mentre Letizia Moratti sarà esclusa. Francesco Rocca, nel Lazio, potrà contare su 30 consiglieri su 50, Fratelli D'Italia si conferma primo partito mentre Lega e Forza Italia oscillano fra il sette e l'otto per cento. I conti per la composizione della giunta sono quindi presto fatti.