La Procura di Milano cerca di chiarire meglio il ruolo del Governatore della Lombardia Attilio Fontana nell'inchiesta sulle forniture dei camici e accende un faro sul suo coinvolgimento, ma non è indagato. La vicenda riguarda la fornitura di mezzo milione di euro di camici e altro materiale da parte della Dama, società di cui la moglie del Presidente della Regione detiene una quota e di cui il cognato Andrea Dini è il titolare. Si ipotizza un interessamento di Fontana nella fase di trasformazione dell'ordine di acquisto diretto in donazione, ma è solo un’ipotesi al momento. Sono stati acquisiti i documenti, è stata ascoltata la direttrice degli acquisti di ARIA Spa, società che gestisce le forniture della Regione. Al momento sono iscritti come indagati il cognato di Fontana, Dini e il dg di ARIA Filippo Bongiovanni. Da parte del Presidente della Regione nessuna reazione per ora. “Non sapevo nulla della procedura attivata da ARIA e non sono intervenuto in nessun modo”, aveva commentato in precedenza. Ma le indagini sono solo all'inizio e presto potrebbero portare degli sviluppi.