L'esordio internazionale da Premier, Giorgia Meloni lo compie incontrando il Presidente francese Emmanuel Macron in visita in questi giorni nella Capitale. Il faccia a faccia in un albergo romano è informale, ma non per questo meno rilevante. Per i due leader, che non si conoscevano, è anche un modo per rompere il ghiaccio dopo le sortite di alcuni esponenti del Governo transalpino, che dopo il voto che ha premiato il Centro-Destra, si erano detti pronti a vigilare sul rispetto dei diritti nel nostro Paese. Questo vertice conferma dunque il rapporto privilegiato tra Roma e Parigi anche in vista delle battaglie comuni in Europa, come quella sul tetto al prezzo del gas. Al termine dell'incontro, Palazzo Chigi, ha diffuso una nota in cui definisce "cordiale e proficuo" il confronto di oltre un'ora tra il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il Presidente francese Emmanuel Macron. Nel corso del colloquio, se pur informale, sono stati discussi tutti i principali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, sul sostegno all'Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori. I Presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali. A corredo del vertice, l'inquilino dell'Eliseo, ha affidato a Twitter questo messaggio: "È in quanto europei, Paesi confinanti, per l'amicizia dei nostri popoli, che con l'Italia dobbiamo proseguire il lavoro intrapreso. Farcela insieme, con dialogo e ambizione, è ciò che dobbiamo ai giovani ed ai nostri popoli. Questo incontro con Giorgia Meloni va in questa direzione." Ma non c'è solo il fronte internazionale: in settimana l'esecutivo dovrà incassare la fiducia dai due rami del Parlamento e la Meloni pronuncerà il suo primo discorso, da Presidente del Consiglio, davanti alle Camere e secondo fonti ministeriali, chiederà che il Paese si unisca negli sforzi per affrontare la crisi economica. Il voto potrebbe svolgersi il 25 a Montecitorio e il 26 a Palazzo Madama. L'obiettivo è poi quello di completare la squadra di Governo: viceministri e sottosegretari che andranno ad occupare le caselle seguendo il bilancino dell'esito elettorale.























