La maggioranza insiste. L'opposizione resiste. Sulle intercettazioni sembra si andrà allo scontro in Parlamento, con il polo Azione - Italia Viva che però cammina sul sentiero tracciato dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio ed è pronto a sostenere la sua riforma. La maggioranza cerca di calibrare bene il tiro: non si toccherà l'uso delle intercettazioni per i reati di mafia e terrorismo, dicono, ma il loro abuso in altri campi, e la barbarie della diffusione e pubblicazione di stralci, spesso avulsi da ogni contesto penale. "Ma ci sono degli abusi che purtroppo si sono registrati in questi anni, ledendo i diritti di cittadini che non avevano nulla a che fare con le indagini, sbattuti in prima pagina per poi risultare completamente estranei alle vicende. Bisogna evitare queste storture". PD e MoVimento 5 Stelle invece si schierano in difesa ad oltranza di uno strumento ritenuto indispensabile per le indagini. "Oggi molti hanno dovuto correggere le improvvide affermazioni del Ministro Nordio di ieri in Aula. Le intercettazioni sono fondamentali e indispensabili se vogliamo combattere e sconfiggere la criminalità organizzata e non solo quella. Ci sono delle leggi che impediscono le pubblicazioni delle intercettazioni. Ministro invece di lamentarsi le faccio applicare". Interviene anche l'Associazione Nazionale Magistrati con il suo Presidente Giuseppe Santalucia: gli abusi vanno puniti, dice, ma bisogna capire cosa si individua come abuso.