L'obiettivo di Giorgia Meloni è stilare quello che viene chiamato in questo momento un cronoprogramma, è un modo anche per cercare di fare il punto su quello che è un accavallarsi di nodi, di problemi, di tensioni interne ma anche semplicemente di una capacità di comunicare quello che il Governo sta facendo. Riguardo ai benzinai sappiamo che la tesi sostenuta da Giorgia Meloni è che questo sciopero è quasi immotivato, che il Governo ha fatto del suo meglio, quello che poteva e doveva fare. Non così sul fronte delle intercettazioni della Giustizia nel senso che rispetto a quella blindatura secca del Ministro Nordio in qualche modo Giorgia Meloni nelle ultime ore ha anche detto, in maniera esplicita, che non vuole arrivare assolutamente allo scontro con la magistratura, che bisogna aggiustare delle cose, proprio mentre di fatto invece Nordio continuava sulla sua linea, se le intercettazioni escono la colpa, per esempio dice Nordio, è dei magistrati, l'abuso d'ufficio va abolito e stralciato con posizioni che non sono assolutamente unanime dentro la maggioranza. Dovrebbe incontrare il Ministro giovedì, vedremo, ci dovrebbe essere invece un vertice di maggioranza appunto per chiarire quali sono i prossimi passaggi, perché all'orizzonte ci sono una serie di scogli. I balneari che rischiano di essere un'altra grana importante per il Governo, Giorgia Meloni e i suoi sono sempre stati schierati con i balneari ma l'Europa ci chiede di mettere a bando le concessioni e si rischia di non avere, in realtà, una via d'uscita e quindi ritrovarsi di nuovo una categoria tradizionalmente vicina al centrodestra che si sente tradita in qualche misura. E poi c'è il fronte autonomie, slitta quel tavolo tecnico che ci doveva essere oggi e dunque probabilmente anche la presentazione in Consiglio dei Ministri del testo come prima bozza.