In occasione degli ultimi tre Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione abbiamo adottato pacchetti di sanzioni contro enti e individui iraniani responsabili della morte di Mahsa Amini e della repressione violenta delle proteste. Stiamo lavorando ad una quarta tornata di sanzioni. Continuiamo a lanciare messaggi, chiari e fermi, per esercitare pressioni su Teheran e ottenere un cambiamento di rotta rispetto alla drammatica fase attuale. Proseguire un confronto, per quanto faticoso, è necessario anche per tutelare la sicurezza e la stabilità della Regione. Ma la pena di morte è inaccettabile, per quanto ci riguarda.