La grande festa azzurra è un evento come quello compiuto dalle nazionali maschile e femminile a pochi giorni di distanza. Il volley italiano in cima al mondo c'è l'orgoglio del Coni con il Presidente Buonfiglio, quello della Federazione con il numero uno Manfredi e soprattutto quello del simbolo di un'epoca che continua. Julio Velasco, un nome, una garanzia e con lui accanto a lui il CT della nazionale maschile De Giorgi, suo palleggiatore nell'altrettanto leggendaria nazionale degli anni 90. L'Italia al Quirinale, gli Azzurri, dal Presidente Mattarella per celebrare appunto un evento unico. Solo 65 anni fa era accaduto qualcosa di simile con l'allora Unione Sovietica, ma erano altri tempi certamente meno competitivi degli attuali, una doppietta, Italia, campione del mondo. maschile e femminile. Mattarella li definisce formidabili, insieme a lui, un intero paese si è appassionato a guardare partite avvincenti, dice finali emozionanti, aggiunge il Presidente, che ringrazia le due guide Velasco e De Giorgi ammirandone, spiega, la serenità nel dare i consigli nei momenti topici. Poi il grazie per l'esempio dato alle nuove generazioni un elogio dei nuovi giovani. "L'ho applaudito molto con molto calore e convinzione. perché sono convinto che stia crescendo venendo su una straordinaria positiva generazione giovanile nel nostro Paese. E questo incoraggiamento ai giovani si avvale anche del vostro esempio." Il gioco è allegria e vita, carattere, tenacia, ma anche spensieratezza, dice De Giorgi e Velasco, ricorda le sue origini e l'innamoramento per l'Italia. La capitana Danesi, ricevuta poi con tutti gli azzurri dal Premier Meloni ricorda la fatica che costruisce successi e numeri, quelli in cui l'Italia eccelle da tempo ormai, frutto di una programmazione, di una organizzazione di un gruppo, che nelle diversità è unito, ma capace di esaltare le individualità. .























