Sono mesi difficili quelli che il Governo Draghi si prepara ad affrontare. Sul tavolo dell'eterogenia maggioranza ci sono infatti alcuni nodi che si preannunciano complessi da sciogliere, soprattutto per alleanze già messe a dura prova da divisioni interne e con i partiti che si preparano al voto per le politiche. Si tratta innanzitutto di Ius Scholae e depenalizzazione della cannabis, le due proposte di legge che hanno già provocato la furiosa reazione della Lega insieme a Fratelli d'Italia contro PD e Movimento 5 Stelle. Per il Carroccio i due temi sono troppo divisivi e sarebbero usati dalla sinistra per mettere a rischio la maggioranza. Per bloccarli sono stati presentati migliaia di emendamenti. Altri temi, altre contrapposizioni. Arriva in aula lunedì il decreto aiuti, al suo interno sia il superbonus 110% provvedimento bandiera del Movimento 5 Stelle che subire uno stop, sia la norma sul termovalorizzatore di Roma su cui i grillini sono da sempre contrari. Contrarietà che non hanno mai nascosto nemmeno sul tema degli aiuti militari all'Ucraina. È atteso a giorni il quarto decreto interministeriale sull'invio di armi e anche se non ci sarà un voto in Parlamento ma solo una comunicazione, si vedrà quale sarà l'atteggiamento dei 5 stelle. Infine guardando al medio lungo periodo la prova più difficile per la maggioranza arriverà in autunno. È la legge di bilancio 2023 che dovrà essere approvata entro la fine dell'anno e quindi a pochi mesi dalle elezioni politiche. Anche per questo è probabile che i partiti cercheranno in ogni modo di far passare i propri temi ed evitare che tutto venga deciso solo dal Presidente Draghi.