La Guida di Massimo Leoni

22 mar 2024
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Il sindaco sporcato. Il Presidente dell'Associazione dei comuni italiani, primo interlocutore dei governi, non solo di quello in carica, sulle questioni che riguardano i sindaci italiani, deve aprire le porte del Comune di Bari alla Commissione di accesso che deve stabilire se ci siano le ragioni per sciogliere la giunta per infiltrazioni mafiose con un indagine penale della procura che ha già portato a decine di arresti e una consigliera comunale coinvolta, eletta col centro-destra, è passata disinvoltamente alla maggioranza che sostiene De Caro. Il sindaco sporcato si è fatto, anche negli anni complicati di governo della città, la fama di uomo onesto. Vive sotto scorta proprio per i pericoli alla sua incolumità che possono arrivare dalla mafia, che spesso ha trovato ed evidentemente continua a trovare una discreta permeabilità nelle mura del Palazzo di Città. Bastava l'inchiesta della procura per ristabilire la legalità? O serve una commissione inviata dal Governo, dal Ministero dell'Interno, dal Ministro Piantedosi. La logica direbbe di aspettare l'accesso e i suoi risultati, e se e quando motiveranno una decisione di scioglimento. È semplice, se ci sarà scioglimento la Commissione serviva. E però c'è un'altra logica che si può mettere in campo. È quella che in queste ore sostiene il centro-sinistra, logica politica che in questioni del genere non dovrebbe trovare spazio e però alcune circostanze alimentano il sospetto che un ruolo magari superficiale, per lo più inconfessabile, quella logica ce l'abbia. La prima: Il profilo di De Caro, sindaco di chiara fama antimafia, uomo delle istituzioni, è uno dei pochi vincenti del centro-sinistra negli ultimi anni e peraltro non sempre allineato con le posizioni del suo partito. La seconda: La Commissione sarebbe partita dopo un colloquio tra il Ministro decidente, Piantedosi, e un gruppo di parlamentari baresi di centro-destra preoccupati che l'inchiesta già in corso non mettesse abbastanza in luce gli intrecci politico-mafiosi nel consiglio e nella giunta del capoluogo pugliese. La terza: A giugno si vota e solo poco prima dovrebbero arrivare le decisioni della Commissione. Fino ad allora i legami tra la giunta e la mafia saranno un'opinione, ciascuno potrà dire la sua e a giudicare dagli ultimi giorni la dirà.

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