La guida: Draghi, il candidato riluttante

Deve essere bello ad un certo punto della vita, essere candidato credibile a qualsiasi carica al mondo e subito far sapere, puntualmente, di non essere interessato. Sta succedendo di nuovo a Mario Draghi il banchiere centrale italiano, il banchiere centrale europeo, il nonno al servizio delle istituzioni, come si era, lui stesso, definito in una conferenza stampa di fine anno da Presidente del consiglio, a chi gli chiedeva se fosse interessato alla presidenza della Repubblica e in molti pensavano lo fosse. Stavolta un autorevole quotidiano italiano scrive che la Francia, Macron in particolare, lo vuole Presidente della commissione europea e che grandi manovre diplomatiche, in primis il coinvolgimento della Germania di Scholz, sarebbero già iniziate. Fonti francesi lo confermano a Repubblica fonti vicine a Draghi fanno sapere, non c'erano dubbi, che lui non è interessato E però le agenzie internazionali ne scrivono perché Super Mario ormai da riserva della Repubblica che era è ormai riserva del mondo e il quotidiano che ne scrive, di quelli pesanti, la penna autorevole. Dunque scommettiamo che sia tutto vero. Beh un bel problema per il Governo, tutte quelle cose che abbiamo detto e scritto sulle divisioni tra i partiti della maggioranza, su cosa dovrebbe essere l'Europa in vista delle elezioni, diventerebbero ancora più complicate da gestire e anche da capire. La visione ambiziosa di Draghi su l'Unione Europea sempre più federazione di stati o addirittura stato lei stessa, si concilia pochissimo con le idee espresse da Salvini e dai sovranisti europei; è, d'altra parte, paradossale pensare che chi si opporrebbe a Super Mario è stato parte della sua maggioranza, mentre la Presidente del consiglio che lo ha osteggiato quel governo per tutto il suo mandato, difficilmente si potrebbe esimere dall'appoggiarlo ed è facile immaginare una campagna elettorale polarizzata. Centro e sinistra con Draghi, destra contro. E Fratelli d'Italia in discreto imbarazzo nella scelta. Se fosse stata inventata per mettere in difficoltà il Governo, la candidatura di Super Mario ha già avuto qualche effetto, per un non interessato, notevole risultato.