Come ha detto Pif, "È un giorno meraviglioso quello che consegna alla giustizia l'uomo da tutti considerato il numero uno di Cosa Nostra". Oltre che meraviglioso un giorno così è sempre politicamente rilevante. La cattura dei numeri uno di Cosa Nostra segna la storia recente del Paese, il filo rosso è lungo, era il 1993 quando veniva catturato Totò Riina, gli ultimi lampi della Prima Repubblica, Giuliano Amato, Presidente del Consiglio, Nicola Mancino Ministro dell'Interno, una parte dello Stato dimostrava di essere ancora presente, un'altra parte si dissolverà di lì a poco. Nel 2006, nel pieno della Seconda Repubblica, viene arrestato Giuseppe Provenzano altro giorno meraviglioso e assai particolare, è l'11 aprile il giorno dopo le elezioni politiche, Silvio Berlusconi è a Palazzo Chigi ancora per pochi giorni, al Viminale c'è Giuseppe Pisano. La gioia per la cattura del boss dei boss è avvelenata dalle polemiche che accompagnano la vittoria di misura di Romano Prodi, in quei giorni si parla certo di vittoria dello Stato ma anche di brogli elettorali e riconteggio dei voti, cioè di una democrazia, che secondo i perdenti, non funziona come dovrebbe. Per tornare all'oggi, la cattura di Messina Denaro può rappresentare per la politica una parentesi di gioia unitaria e un balsamo per un Governo che vicino alla soglia dei cento giorni aveva bisogno di una soddisfazione che è naturale, direi obbligatorio, condividere. Arriva al momento giusto per l'esecutivo e la maggioranza, la luna di miele pare in fase calante in qualche modo parte dell'elettorato tradizionale di centrodestra ha cominciato a lamentarsi, chi campa con i trasporti, cioè chi trasferisce merci, chi le vende, chi fornisce i carburanti, chi trasforma nel suo piccolo materie prime che risentono dei costi della benzina, sono tutti molto sensibili all'aumento del carburante. I duri e puri di destra fanno fatica a capire che per stare al Governo durezza e purezza sono ostacoli e non compagni di viaggio. Berlusconi che ripete, più o meno sottovoce, "Giorgia te l'avevo detto", Salvini che vuole l'autonomia differenziata entro il 2023 e altri che vogliono il presidenzialismo subito. L'Europa che vuole l'approvazione del Mes, ma non è detto sia disposta a negoziare il PNRR e meno ancora le politiche di accoglienza ai migranti. E poi, beh, prima o poi l'opposizione darà segno di se, governare stanca, aver catturato Matteo Messina Denaro può dare energia preziosa che serve adesso per andare oltre la luna di miele. La Guida sarà aggiornata nelle prossime ore, a presto.