L'Europa vuole sapere se l'Italia riesce a spendere i soldi del PNRR, così come l'aveva previsto, se prevede di cambiare la destinazione dei fondi in questo caso vorrebbe sapere presto, prestissimo e in che modo, e se invece intende rinunciare a parte dei progetti e quindi dei finanziamenti. La seconda ipotesi è la più probabile, almeno a sentire la maggioranza della maggioranza, ed è però anche l'operazione più complicata e delicata, il primo confronto tra Fitto, i suoi e i ministeri responsabili dei programmi di spesa, così come le interlocuzioni con Regioni ed enti locali hanno rivelato tutta la difficoltà, da una parte a rinunciare a gestire progetti e soldi e dall'altra a individuare obiettivi alternativi. Come siamo arrivati a rinunciare al piano, così come era stato concepito, è una cosa che dovrebbe interrogare il Paese, le istituzioni coinvolte e i cittadini. L'Italia è Paese che da sempre non riesce a spendere i fondi europei e non solo, l'Italia, e anche alcune zone più di altre, non sa, non riesce a spendere in generale fondi già stanziati per cose anche molto importanti e va appena evidenziato che stanziare fondi per un Paese indebitato come il nostro è impresa difficile e che cose molto importanti da fare ce ne sono, eccome. È questione di persone, di norme, di carenza di organico e di competenze, magari di scelte sbagliate e attenzione a non compierne anche riguardo la persona che sarà responsabile degli aiuti e della ricostruzione in Emilia Romagna, perché guardate il problema è lo stesso, spendere bene e presto soldi che certamente con grande sforzo, in qualche modo sono e saranno stanziati. In queste ore quella scelta sembra inquinata da considerazioni politiche piuttosto che essere orientata doverosamente al risultato. Stefano Bonaccini sarebbe il candidato naturale, ma prima del disastro si moltiplicavano le voci di un suo interesse per le elezioni europee l'anno prossimo e questo complica le cose, appetiti inconfessabili possono essere sospettati, Bonaccini potrebbe usare il ruolo da commissario per accrescere il consenso elettorale per le europee e altri possono ambire a quel ruolo per diventare quasi, per moto naturale, governatori al suo posto. Segui il denaro e ti ritrovi eletto. C'è da sperare e da vigilare che non sia così, né per la disastrata Emilia, né per la ripresa e la resilienza italiana.