Facciamo lo sforzo, non banale, di parlare della richiesta di un mandato di arresto della Corte internazionale penale per Netanyahu e Gallant da una parte e Sinwar, Deif e Aniyeh dall’altra. Facciamo lo sforzo di parlarne mettendo da parte le opinioni, i fatti dunque. I cinque leader, le loro decisioni, sono responsabili di crimini di guerra che hanno causato la morte di decine di migliaia di persone dal 7 di ottobre 2023 in avanti, questa è la tesi della Corte. La richiesta di arresto, dice chiunque abbia letto gli atti, è supportata da un'indagine di grande rigore, documentatissima, coordinata da un team di avvocati e giuristi, qualcuno più famoso di altri, tra loro ci sono la signora Clooney e l’israeliano americano Theodor Meron, ma il cui livello non risulta essere mai stato messo in discussione. Il procuratore Khan è capo della corte penale dal 2021, un gruppo di esperti internazionale ha sostenuto l'esame della documentazione e delle prove. La richiesta di arresto non entra nella fonte di legittimazione del potere degli indagati, gli israeliani, capo del Governo e il ministro della difesa rappresentano l'esecutivo di un Paese democratico e sono stati eletti liberamente dai cittadini israeliani e anche molto criticati, negli ultimi mesi. I palestinesi, leader di una formazione ritenuta dal mondo con rare e interessate eccezioni un gruppo terroristico militare, la cui proposta politica ha avuto la meglio nella Striscia di Gaza con modalità assai controverse. Il tribunale non sostiene ragioni o torti delle due fazioni in guerra, si occupa dei crimini consumati in quella guerra ed è strano sentire Joe Biden dirsi oltraggiato dalla richiesta del tribunale, che chiama vergognosa per quanto riguarda il Governo israeliano, dopo che da settimane è il primo critico dell'operato di Tel Aviv a Gaza e non sembra esserci, nella richiesta della Corte, nessuna equiparazione tra Hamas e lo Stato di Israele che effettivamente, ci fosse, sarebbe strana, come dice il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani. Aggiungerei un quasi fatto, con ogni probabilità la mossa di Khan e i suoi non faciliterà in alcun modo le trattative per la pace e avrà certo, questo sì, un peso politico.























