Altroché logica di pacchetto, altroché pacchetto. Qui si tratta di un armadio pieno di cose di politica che il centro- destra al governo deve per amore o per forza provare a riordinare, se vuole perseguire quell'obiettivo di unità tanto sbandierato ma che pare, al momento, piuttosto a rischio. Dentro l'armadio c'era il pacchetto delle regionali dove le scelte in Sardegna continuano ad essere molto difficili e il pacchetto vuole che siano armonizzate con le altre: Basilicata, Abruzzo, Piemonte, in modo che alla fine siano tutti contenti e nessuno, cioè Meloni, stravinca. Visto che è difficile, le hanno affiancato un altro pacchetto nello stesso armadio, il terzo mandato per i presidenti di regione. Serve alla Lega per tenersi il Veneto e forse per tenere in Veneto Zaia per un altro lustro, ma non solo. Altri e amati governatori aspettano il non c'è due senza tre. Questione su cui decide il Parlamento, è l'idea del Presidente del Consiglio. L'opposizione vorrebbe dire no, ma la negazione arriva flebile. Uno su tutti, De Luca, cerca di silenziarla; vuole essere per sempre governatore lui, figuriamoci se gli piace il limite del secondo mandato. Il terzo pacchetto nell'armadio da riordinare riguarda le europee e le candidature dei leader. Nella maggioranza solo Salvini ha detto no, l'etica dice che ha ragione, che lui a Bruxelles, pur se eletto, non andrebbe mai; un'etica che dovrebbe riguardare tutti ma soprattutto chi vuole contare e non contarsi. Meloni aspetta per lei contarsi, secondo tutti i sondaggi, significherebbe contare ancora di più. Il pacchetto europeo si complica perché riguarda pure l'opposizione. Schlein vorrebbe essere porta bandiera per essere la porta valori della sinistra. Anche qui, l'etica che la sinistra tiene in gran conto quando si tratta di perdere elezioni, frena la decisione insieme a Romano Prodi. L'armadio è grande e ci entra pure il pacchetto delle riforme. Dalle parti di Via Bellerio, si vuole correre sull'autonomia differenziata, sa da fare dicono tutti nella maggioranza ma intanto Fratelli d'Italia dice che vuole prima stabilire i livelli essenziali di prestazione e trovare i soldi per garantirli. Quindi, se corsa sarà sarà ad ostacoli; che finisca prima delle sfide elettorali è quanto mai dubbi. La logica dell'armadio è più complicata di quella del pacchetto.