Le alleanze politiche a volte semplificano e rendono più chiare le posizioni e le intenzioni dei partiti ed a volte no. La scelta dei conservatori europei di dare il benvenuto nel loro gruppo alla destra estrema di Reconquete, il movimento che fa capo al all'altrettanto estremo Eric Zemmour, rischia di non semplificare, di confondere e di essere al fine molto problematica e poco redditizia. Spieghiamo: non semplifica perché finora gli europei avevano un'idea abbastanza precisa di dove trovare i gruppi parlamentari nell'antica ma ancora in voga distinzione tra destra e sinistra. Zemmour e i suoi ,seppur poco classificabili, sembravano a destra pure dei sovrani di Identità e Democrazia. I conservatori di Meloni sembravano a sinistra di tutti e due, se di sinistra è lecito parlare in questo contesto. Invece evidentemente, le cose avvicinandosi le elezioni, si complicano e appunto, si confondono. Se Zemmour è un conservatore, tutto è un po' più uguale da quel lato del Parlamento Europeo e non si vede perché, pure quelli di Identità e Democrazia non possono essere conservatori, allo stesso modo in cui lo è Orban, per esempio. Marie Le Pen e Salvini non sembrano poi così diversi. E da qui, la maggiore confusione: l'operazione è problematica però, anche per quel che sembrava fosse essere l'obiettivo dei conservatori: avvicinarsi alla coalizione Ursula, buttare fuori i socialisti e dare vita al secondo mandato della Von Der Leyen; che i conservatori tollerino Reconquete e non i tedeschi di AFD sembra quanto mai dubbio. Ovviamente, la mossa complica anche le ambizioni di riconferma dell'attuale presidente della commissione europea. Infine, la fusione per incorporazione di Zemmour e i suoi appare al momento poco redditizia. Nella legislatura alla fine, Reconquete ha un solo parlamentare in Europa e per quanto in molti avvertano un vento favorevole alle destre, è difficile prevedere per quella destra francese un risultato molto diverso. Se l'obiettivo è quello di un'Europa con una maggioranza di destra autosufficiente, sembra più un azzardo che una speranza.