Quando la politica ha cominciato, con insistenza, a parlare di emergenza migranti correva l'anno 2016. Tra il 2014 e il 2017 sono sbarcate in Italia circa 500.000 persone, solo dalla costa libica, fossero stati confermati quei numeri l'immigrazione sarebbe stata sì un'emergenza, anzi un urgenza per vari motivi e alcune disumane controindicazioni, tipo i campi profughi in Libia, questo non è successo. Nel 2019, anche qui per vari motivi, tra cui, i più famosi degli altri, i decreti Salvini gli sbarchi arrivano al minimo per poi risalire regolarmente, gradualmente negli anni successivi. Nei primi sette mesi del 2022 il numero di sbarchi in Italia continua ad aumentare, ma è circa la metà rispetto a quando abbiamo cominciato a parlare di emergenza. Il nuovo Governo evidentemente la considera tale, il che è del tutto legittimo; non c'è un numero di migranti oltre il quale oggettivamente c'è un'emergenza; la valutazione diciamo è tecnico-politica c'entra la capacità delle strutture preposte di identificare, ospitare, distribuire i migranti sul territorio o nei vari paesi europei. E c'entra soprattutto la valutazione del Governo, nei mesi di Draghi nessuno quasi parlava di immigrazione, ora in pochi giorni siamo tornati ad un copione già visto, almeno in parte, navi delle ONG in rada ad attendere il permesso di entrare in porto, condizioni a bordo molto difficili, sbarchi con il contagocce e poi dialettica serrata con la Commissione Europea e i Paesi membri, dispute giuridiche, ricorsi al Tribunale Amministrativo e intanto va detto la maggior parte dei flussi irregolari arrivano come sempre su barche e gommoni, senza bandiera, che cosa gli italiani otterranno da questo dispendio di energie e se ne saranno riconoscenti a Meloni e al suo Governo non è dato sapere. In campagna elettorale però la Presidente del Consiglio ha insistito, spesso, sull'intenzione di far prevalere le leggi nazionali su quelle europee; sui flussi migratori è un obiettivo molto complesso, ci sono norme europee, ma anche leggi e usi internazionali. Il mare è sovranista, ha le sue regole e tende a farle prevalere. Attenzione a non sprecare tante energie per discuterle, forse ci sono altre emergenze dove impiegarle con maggiori speranze e più urgenti obiettivi da raggiungere. La Guida sarà aggiornata nelle prossime ore. A presto.























