La guida: l'opposizione e la politica per hobby

31 mag 2023
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"Che fai nella vita?" "Eh, io faccio il pittore, dipingo". "Ah ma io intendevo che fai di lavoro?" Ecco questa è una conversazione che ho sentito più o meno uguale, tante volte, protagonisti sono pittori, attori, musicisti, cantanti, ma se continua così tra un po' riguarderà pure i leader dei partiti di opposizione. "Che fai?" "Il segretario del PD o il presidente dei 5 Stelle o il leader dei Verdi". "Sì ma di lavoro?" Eh già perché bisogna che poi uno scelga se vuole fare politica per governare o per hobby, se la fai per hobby, se prendi un 15% qui un 5% da un'altra parte, un 3 altrove va anche bene, fai le cose per gli amici, ti dicono bravo, torni a casa contento. Ecco l'impressione è che dall'avvento della destra al Governo l'opposizione faccia politica come secondo lavoro, per hobby, non per il Paese, non per governarlo o almeno immaginare una direzione, un insieme di no all'esecutivo non fa una direzione, una serie di no, magari meno frequenti, verso gli amici dell'opposizione non fa un'identità. Come serve a poco ormai, il ricordo più o meno recente proverbiale buon Governo della sinistra. Di sicuro non serve a convincere le persone a votare, ce ne sono tanti, tantissimi e in caso a votarti. Un Governo schiettamente di destra dovrebbe offrire occasioni quotidiane ai leader dell'altra parte per uscire e parlare ad alta voce, concepire alternative strutturate, visioni del mondo diverse, avrebbero tempo e spazio in abbondanza, i leader dell'opposizione. E però in politica tempo e spazio non vanno mai sprecati e invece Schlein centellina, Conte pontifica, Fratoianni e Bonelli testimoniano. Dicono che per le alleanze c'è tempo, salvo scoprire, dopo il tonfo delle amministrative, che forse tanto tempo non c'era. Appunto, se continuano così arriveremo alla fine della legislatura con un pensiero unico, non perché un secondo pensiero è vietato o represso, ma perché non c'è. Comunque la si pensi bruttissima prospettiva, per evitarla forse è utile ascoltare parole pronunciate in queste ore e cioè: “Occorre perseguire misure effettivamente in grado di migliorare il benessere di tutti i cittadini, accompagnandole da una efficace comunicazione di strumenti e obiettivi". Le parole sono di Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, alle sue ultime considerazioni finali. Ellie e Giuseppe potrebbero cominciare da qui e sarebbero già oltre metà del lavoro.

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