La Guida: Nordio, il problema a priori

24 gen 2023
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Il CSM, che appena concluso la sua consigliatura, ha vissuto l'anno orribile delle toghe. Forse qualcosa di più di un anno, c'è da augurarsi, tutto il Paese deve augurarsi che certe storie non si ripetano, perché il livello di quelle storie è troppo più in basso rispetto a quello richiesto e che ricordava, in estrema sintesi, il presidente Mattarella poco meno di un anno fa. Il giudice non solo deve essere imparziale, ma deve anche apparire tale. Se il giudice non è imparziale difficile pensare che la magistratura, come ordine, possa essere autonoma e indipendente e l'indipendenza dei giudici è pilastro costituzionale, ha ricordato ancora Mattarella, salutando il CSM uscente. Anche la politica però deve fare la sua parte usiamo le parole del Capo dello Stato al contrario; non solo la politica deve sembrare combattere per l'autonomia della magistratura, ma deve volerla davvero, anche quando diventa scomoda, e il manovratore non vorrebbe essere disturbato. In questi giorni il Ministro della Giustizia è diventato nelle parole e nei commenti di molti un problema. Il problema Nordio qualcuno fa finta di essere sorpreso, ma di sorprendente c'è poco. L'ex PM di Venezia è stato fortemente voluto da Giorgia Meloni, nel ruolo di guardasigilli, perché è un uomo di giustizia, è un uomo di destra non è berlusconiano, anche se ora Berlusconi è diventato un suo fan. Ha le idee, ha le sue idee sulla magistratura, le ha sempre scritte e dette in faccia ai tuoi colleghi con i quali ha fatto raramente battaglie comuni, anzi il rapporto di Nordio con l'ordine è un rapporto complicato. La sua idea di giustizia ha solide radici nell'idea liberale, il suo rapporto con la magistratura è però meno teorico, più personale. Gli anglosassoni direbbero biased, che nella più morbida delle interpretazioni significa orientato. Alcune cose dette, in occasioni anche istituzionali risentono di questo orientamento, alcuni toni risentono di questo orientamento, risentono della sua storia; per questo chi si sorprende non la conosce o è intellettualmente disonesto. Ma c'è un fatto anzi il fatto è che il fatto non c'è ancora. La riforma delle intercettazioni, la separazione delle carriere, l'abolizione della Severino, la rimodulazione dell'abuso d'ufficio non ci sono ancora. E prima di dire che è Nordio il problema della Giustizia italiana, bè facciamogli almeno firmare qualcosa.

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