"Siamo tutti con te, pronti a seguirti fino in fondo senza lasciarti mai da solo." Lo scrive Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda. È una dichiarazione d'amore, incondizionato per il leader Matteo Salvini, di quelle che si fanno nei momenti difficili che possono diventare decisivi. La Lega, e soprattutto il suo segretario, arrivano al tradizionale raduno di Pontida, tra poche ore, in un periodo complicato, in giorni complicati, in particolare per il suo capo. Il 18 ottobre a Palermo, processo Open Arms, si pronuncerà l'arringa in sua difesa. Nella settimana appena passata il giorno nero delle Ferrovie italiane, uno dei tanti dall'inizio dell'estate e qui verrebbe da dire chiodo non scaccia chiodo. Salvini cerca solidarietà e affetto dal popolo leghista, dai suoi amministratori, dalla classe dirigente e la otterrà. Pontida non può permettersi di non essere un successo, nessuno pronuncerà parole contro di lui, non un dubbio sarà espresso sulla bontà della sua condotta, da vicepresidente del Consiglio, da Ministro dei Trasporti, da leader di partito. La Lega non è un movimento abituato a esprimere il dissenso, ma chi lo conosce ti dice che questo non certifica l'inesistenza di malumori anzi d'altra parte chiunque voti Lega, non può che pensare che le accuse processuali contro il capo siano risibili, non solo un ministro dell'Interno ha il dovere supremo di difendere i patri confini e qui va fatta attenzione al concetto di patria cambiato di molto per il Carroccio dalle sue origini ad oggi, ma questo dovere riguarda tutti. A Pontida si può diventare soci del comitato per la sicurezza dei confini, ti prendi la tessera gratis e certifichi il tuo impegno a difesa del Paese, come? Boh! Improbabile che sia una cosa simile alle ronde già sperimentate con scarso successo più un movimento d'opinione o se volete di pressione sui giudici di Palermo. La difesa dei confini è questione centrale e comune anche per i nuovi amici della Lega, i patrioti europei che a cominciare da Viktor Orban a Pontida ci saranno, qualcuno in presenza, qualcuno in messaggio, qualcuno che ha da poco abbandonato i conservatori di Giorgia Meloni. Più o meno tutti crescono nel consenso in Europa, la Lega mica tanto ma avere amici forti può essere utile, rinfranca, dà fiducia e si sa che quando Salvini è in fiducia si può sognare percentuali in vertiginosa salita, pieni poteri, pare già di intravedere il sopracciglio alzato di Meloni, la ruga di preoccupazione sulla fronte di Tajani, certo ci fosse uno come Zaia al posto di Matteo sarebbe tutto più semplice.