Alla vigilia dell'arrivo in senato della manovra, la polemica tutta interna alla maggioranza, non accenna a spegnersi. Renzi contro le nuove micro tasse che assicura "verranno tolte o molto cambiate in parlamento" e che promuove una petizione contro la tassa sulle auto aziendali. Zingaretti, che richiama al lavoro di squadra e avverte "basta furbizie e sgambetti", Di Maio, che rilancia sia la plastic tax, una di quelle più discusse, sia un altro tema di sicuro scontro, cioè gli orari dei negozi che vorrebbe regolamentare. Ce n'è abbastanza per immaginare una settimana politica intensa, tanto più che dopo la batosta in Umbria le prossime regionali saranno a fine gennaio in Emilia Romagna e il governatore Bonaccini, Pd, è fra quelli più preoccupati per la plastic tax per via delle aziende nel suo territorio, che ne verranno colpite. Il titolare dell'economia Gualtieri che a Renzi dice "il testo della manovra era condiviso, non capisco queste strane critiche" e sempre a Renzi risponde che il taglio del Cuneo fiscale non si può rimandare di qualche mese perché è un pilastro, rassicura comunque Bonaccini, annunciando un tavolo sulla plastic tax e possibili rimodulazioni. Ma il centrodestra non demorde nell'azione di stroncatura soprattutto della parte fiscale della manovra. Con Salvini che lancia la provocazione "forse tra poco tasseranno anche la neve".