La mano sbarca a Montecitorio. Dopo la firma del Quirinale, il suo iter parlamentare doveva assomigliare ad uno sprint per scongiurare la ghigliottina dell'esercizio provvisorio. Per Giorgia Meloni, non c'è spazio per stravolgimenti per migliaia di emendamenti perché i tempi sono stretti. Per concordare il metodo di lavoro in Parlamento, la Premier ha riunito a Palazzo Chigi i capigruppo della maggioranza, e sarebbe di 400 milioni la dote per gli emendamenti che saranno presentati dal centrodestra. La Lega si impegna a garantire una navigazione veloce per il provvedimento: "È un dicembre molto ingolfato dal punto di vista parlamentare, quindi abbiamo parlato di questo. Però, sulla legge di bilancio tutte le forze politiche sono soddisfatte di quello che c'è, ed ovviamente, nel lavoro di commissione e di aula, cercheremo di portare qualche miglioria, mai niente di stravolgente perché il testo già risponde a quelle che sono le nostre aspettative". Forza Italia non intende ostacolare l'iter della legge di bilancio, ma ribadisce le sue priorità: l'innalzamento delle pensioni minime, la detassazione per i giovani neoassunti e lo sblocco dei crediti del superbonus al 110%. Gli emendamenti non si contano ma si pesano, dichiara il capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo. Prima del vertice di maggioranza, la Meloni ha ricevuto il leader di Azione, Carlo Calenda che ha presentato una sua contro manovra. Calenda è soddisfatto dall'esito della riunione ma ribadisce che il Terzo Polo non farà da stampella al centrodestra: "É stato un incontro molto positivo fatto nel merito dei provvedimenti; abbiamo scorso le nostre proposte una per una. Ovviamente, ci sono delle cose su cui assolutamente non siamo d'accordo, di cui non abbiamo neanche discusso, dalle varie flat-tax, e altre cose. Se poi, invece, si parla di voto di fiducia, ovviamente non ci sarà. Quello che però ci siamo impegnati a non fare è ostruzionismo parlamentare per mandare il Governo in esercizio provvisorio, poi sarebbe un dramma per l'Italia". La capogruppo al Senato di Forza Italia Licia Ronzulli liquida l'iniziativa politica di Calenda con una stilettata: "Non accettiamo, ovviamente, lezioni da chi ha perso le elezioni e da chi è destinato alla irrilevanza politica".























