Il bonus da 100 euro, dato solo una volta a gennaio 2025, è il primo tassello a cui seguirà un intervento strutturale per le tredicesime. Questo l'impegno assunto dal viceministro all'economia, Leo, dopo il Cdm che ha varato il decreto legislativo su Irpef e Ires. La ragione per cui non verrà dato quest'anno è la mancanza di risorse, spiega Leo, che poi prosegue con gli impegni. Come primo obiettivo per il 2025 c'è quello di consolidare le tre aliquote Irpef e poi valutare il concordato preventivo per le partite Iva. Il problema resta ancora quello delle coperture. Il secondo punto all'ordine del giorno del Cdm era il decreto legge che riforma le politiche di coesione. Approvato con l'obiettivo di accelerare l'utilizzo dei fondi europei entro il 2027 per investire in lavoro, politiche sociali e sostegno alle imprese, soprattutto al sud. Questa riforma è un tassello della revisione del PNRR richiesta e rivendicata dal governo e in particolare dal ministro Fitto. "L'obiettivo quello di rimettere in moto in modo concreto, in modo coerente e concordato con gli altri programmi, risorse che hanno un importo pari a 43 miliardi di euro". Non è stata oggetto del Cdm invece la super deduzione fino al 130% sulle assunzioni. La misura, già prevista in un decreto di dicembre, sarà resa operativa prossimamente. Le opposizioni definiscono il decreto vuoto, mentre in giornata e le delegazioni di PD, 5 Stelle e Verdi-Sinistra hanno depositato in Cassazione il testo della proposta di legge di iniziativa popolare per istituire un salario minimo di 9 euro. L'iniziativa è stata lanciata dopo che a dicembre un disegno di legge con lo stesso contenuto era stato affossato dalla maggioranza, trasformandolo in una delega al governo tutt'ora bloccata in Senato.