Le piazze per la pace dividono Letta, Conte e Calenda

Tra piazza e Parlamento opposizioni, in cerca d'autore. Unitaria o in ordine sparso lo si vedrà nei prossimi giorni o forse nei prossimi mesi, intanto all'appello di Enrico Letta, Calenda e i 5 Stelle rispondono con toni diversi ma tenendo le distanze rispetto all'idea di un coordinamento. Giuseppe Conte incontra i neo eletti e definisce la linea del Movimento, duri e intransigenti, senza fare sconti ma non ci sarà alcun ostruzionismo pregiudiziale. Non manca la difesa del Reddito di cittadinanza e un duro attacco a Confindustria sulla richiesta dell'intervento da 50 miliardi contro il caro bollette, non è che quando si sostengono le imprese è debito buono e quando si sostengono le famiglie è debito cattivo spiega, al tempo stesso ai Dem quanto a una possibile azione unitaria in aula i pentastellati mandano a dire, ne riparleremo quando il loro stato da gassoso diventerà solido. Intanto l'ex premier guarda alla piazza e all'iniziativa di pace annunciata per novembre dal mondo dell'associazionismo. "Il problema è che è scomparso il negoziato di pace che per noi è l'unica via d'uscita, è per questo che auspichiamo una grande manifestazione nazionale sulla quale non vogliamo mettere un cappello, la pace non a colori." Le piazze di sicuro per ora dividono ancor di più Conte, Letta e Calenda, proprio il leader di Azione seguirà una terza via. "La manifestazione del Movimento 5 Stelle è una manifestazione per la resa del Ucraina, alle manifestazioni per la resa dell'Ucraina noi non solo non partecipiamo ma opporremo una manifestazione per ribadire il supporto all'Ucraina." I democratici che riuniranno i parlamentari nelle prossime ore si ricompattano a partire dal sit-in di giovedì davanti all'ambasciata russa per chiedere il cessate il fuoco, ma vanno oltre. La linea del partito sulla guerra si fa sapere è netta, limpida fin dal principio, sosterremo ogni iniziativa che abbia come obiettivo la pace e che non presenti ambiguità sulle responsabilità dell'aggressore. Intanto Bonaccini dice di non avere ancora deciso se candidarsi alla segreteria, lo farò in fretta, spiega.