L'attesa era per le parole che Salvini avrebbe riservato, nella sua Milano, a Luca Morisi dopo il post sui social. Ma il leader della Lega sceglie il silenzio. Nessuna parola in più di quelle scritte su Facebook in cui ribadisce l'amicizia a quell'amico che ha sbagliato. I riferimenti, però, dal palco, durante la chiusura della campagna elettorale per le amministrative di Milano, sono molti. "Più mi attaccano, più mi danno forza per liberare questo straordinario Paese e io non mollo e non mollerò mai". Salvini ribadisce anche che l'amicizia e la lealtà sono valori che nella vita lui reputa imprescindibili, e che sbagliare è umano. Il riferimento all'inventore della "Bestia" è chiaro. L'importante - dice Salvini - è avere la forza di rialzarsi. Dopo il temporale - conclude il Segretario della Lega - torna sempre il sereno. Un ottimismo che in realtà sembra non fotografare la situazione del centrodestra in questo momento, a partire da quella "sensibilità diversa", come la chiama Giorgetti, all'interno della Lega, su temi fondanti come il Green Pass. La linea è comune, sottolineano da entrambe le parti, ma le distanze sembrano comunque marcate. E poi ci sono le prese di posizione di Giorgetti, ritenute poco ortodosse, come le endorsement a Calenda, l'indicazione di Draghi come futuro Presidente della Repubblica e l'ipotesi di elezioni l'anno prossimo. Temi che non sembrano esattamente concordati con il leader del partito. Come se non bastasse Salvini deve fare i conti anche con gli alleati, quella federazione che non si farà come ha confermato lui stesso pochi giorni fa e Giorgia Meloni che dal palco di Piazza Duomo ha detto che il centrodestra adesso non ha leader. Centrodestra unito sulla carta e nelle parole, al momento non nelle piazze della campagna elettorale per le amministrative.