La visita di Zelensky a Roma ha fatto emergere le crepe ormai evidenti che hanno incrinato il fronte tanto nella maggioranza quanto nelle opposizioni sull'appoggio all'Ucraina. La Lega ha detto basta, basta alle armi a Kiev, Salvini ha giocato la carta dei tagli alla sanità se si continuerà a finanziare l'Ucraina. Non è una novità, ma fino ad ora la Lega non ha fatto seguire alle parole i fatti. Il decreto è ancora in incubazione, quando arriverà in Parlamento, si capirà se il partito di Salvini stavolta fa sul serio. Intanto Giulio Tremonti sferza il vecchio continente. Siamo su una realtà che vede in discussione l'Europa. Io. Vorrei dire questo, l'Europa può e deve acquistare una dimensione politica propria, lo chiede in qualche modo la stessa America e lo chiede la storia. Nelle opposizioni invece hanno provocato un vero sconquasso politico le affermazioni del leader del Movimento cinque Stelle Giuseppe Conte. Io prendo atto, l'Europa è completamente disorientata, non si è capito qual è la linea, purtroppo avevano solo una linea, questa è la realtà. La vittoria militare sulla Russia hanno scommesso su questo, adesso non c'è nessuna alternativa. Quindi lasciamo che a condurre il negoziato siano gli Stati Uniti. Parole che hanno provocato l'ira del PD e dei centristi sono affermazioni filo trumpiane dicono stizziti dal Nazareno, che insieme agli altri partiti di opposizione, vedono la via della pace passare invece proprio da Bruxelles e non solo dalla. Bianca Enrico Borghi, Italia Viva attacca Giorgia Meloni, ora non può più tacere. Dica se l'Italia continua ad essere un grande paese fondatore dell'Europa o se vuole trasformarlo in un appendice di una nuova Visegrad sovranista subalterna al pensiero mag. Alessandro Tabaglione, Sky TG 24. .























