"Ragazzi noi vi auguriamo questo". Sono le crisi internazionali al centro delle riflessioni di Matteo Renzi nel suo discorso di chiusura la Leopolda. Tutte le guerre nel mondo, ma su tutte preoccupa il futuro di Gaza, le manifestazioni di piazza, quel piano presentato da Trump, appoggiato e sostenuto dall'ex premier. Il 07/10 tuona dal palco, è stato un atto politico. "La politica è un'altra cosa. La politica è trovare soluzioni e la politica l'ha fatta Tony Blair costruendo quel piano che oggi dalla Casa Bianca può costituire la svolta epocale". La Leopolda 13 porta con sé un progetto nuovo, casa riformista l'ha battezzata Matteo Renzi. Nessun passo indietro, specifica il senatore di Scandicci, senza Italia Viva, casa riformista non si fa, nessuna rottamazione, un'assemblea costituente con chi ci vuole essere, l'invito dell'ex premier. Un progetto necessario avverte circa un anno e mezzo dalle prossime legislative, un appello a tutto il centrosinistra. "Ci rendiamo conto che c'è bisogno di noi? Che senza casa riformista il Quirinale diventa la casa sovranista tra due anni, è chiaro questo ragionamento? O noi costruiamo una realtà che fa il 10% o al prossimo giro, ci troviamo la Meloni al Quirinale con i pieni poteri". .























