Nuove distanze si intravedono tra i partiti di maggioranza. Questa volta la causa sono le diverse opinioni a proposito della possibile reintroduzione della leva obbligatoria. Se Fratelli d'Italia e Forza Italia si dicono contrarie, per la Lega sarebbe un passaggio importante da affrontare presto, è stata infatti depositata alla camera la proposta di legge del partito di Salvini che prevede sei mesi di servizio militare o civile obbligatorio per ragazzi e ragazze tra i 18 e 26 anni. In Italia il servizio militare obbligatorio previsto solo per i maschi di 19 anni, è stato sospeso dal primo gennaio 2005, il testo presentato ora dal deputato leghista Zoffili prevede che i sei mesi siano svolti esclusivamente Italia nella propria regione di residenza o domicilio, salvo espressa richiesta del giovane. Chi sceglie l'ambito militare verrà formato per un impiego sul territorio nazionale mentre chi sceglie il servizio civile sarà preparato a svolgere funzioni di tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese con l'opportunità di inserirsi nella protezione civile e di collaborare con i vigili del fuoco. Secondo Matteo Salvini è una forma di educazione civica al servizio della comunità di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi che potrà avere effetti molto positivi. Di parere opposto il ministro degli esteri Tajani, "non credo si possa reintrodurre la leva, con il sistema abbiamo sarebbe troppo costoso". Contrarietà espressa nei giorni scorsi anche dal ministro Crosetto, "le forze armate non possono essere un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatto dalla famiglia e dalla scuola". E dalle opposizioni la leader del PD Schlein è netta, "noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro e non il fucile". E dai 5 Stelle Conte aggiunge: "i ragazzi non hanno bisogno di una politica che mette l'elmetto e corre dritta verso il riarmo e la guerra distruggendo il futuro".