A poche ore dalla scadenza del blocco per i licenziamenti e all'indomani della decisione del Governo, di una proroga solo per il tessile, moda e calzaturiero e dopo parecchie ore di serrato confronto a Palazzo Chigi fra i leader sindacali e l'esecutivo, si arriva a un accordo su quattro punti, condiviso con Confindustria. C'è l'impegno a raccomandare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, che la legislazione vigente e il Decreto Legge in approvazione, prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Questo si legge nel comunicato diramato da Palazzo Chigi, dopo un vertice blindato, durato oltre cinque ore, col Premier Draghi, i Ministri dell'Economia Franco e del Lavoro Orlando, i leader di CGIL, CISL e UIL, i quali dopo settimane passate a insistere sul rischio bomba sociale con i licenziamenti in arrivo, al termine dell'incontro, si mostrano soddisfatti e parlano di un segnale importante, dopo le mobilitazioni di piazza dei giorni scorsi. Guardando ora al prossimo confronto che reputano necessario, sulla Riforma degli Ammortizzatori Sociali e delle Politiche Attive. Nelle prossime ore, l'ultimo atto, in Consiglio dei Ministri. E in quella sede, l'esecutivo potrebbe tornare a parlare dello stop al Cashback, la misura antievasione, nata durante il Governo Conte Bis. Favorevole alla sospensione il centrodestra, assolutamente contrario il Movimento 5 Stelle.