La parata, i Sindaci che sfilano, le Frecce Tricolori, Festa della Repubblica, il clima è di grande partecipazione, circa ventimila presenze nei Giardini del Quirinale aperti, come da tradizione; il Capo dello Stato che abbraccia la folla, c'è chi gli chiede di tenere duro, chi di tenere le redini del Paese, ma il clima (quello politico) è di tutt'altra natura. Dalla vicenda di Venezia, ai conti pubblici, al rapporto con l'Europa le tensioni restano altissime nella maggioranza, nonostante l'auspicio del Presidente Mattarella, che aveva chiesto dialogo per superare i contrasti, aveva chiesto di mettere da parte la logica della continua ricerca del nemico, aveva invitato alla sinergia tra i vari livelli di governo per assicurare unità. L'inclusione è il tema di quest'anno voluto dalla difesa. Polemiche non erano mancate per questo anche tra le forze armate ed è proprio sull'inclusione che va in scena uno scontro a distanza, ancora uno, tra 5 Stelle e Lega. “Questa Festa della Repubblica va dedicata a tutti gli italiani, va dedicata a tutti i migranti che si trovano sui nostri territori, va dedicata a tutte le comunità, anche quelle più deboli, alle comunità minori, perché questa è la Festa Repubblica di tutti, di chi ha subito l'Olocausto, infatti va dedicata a tutti coloro che hanno subito, come gli ebrei, l'Olocausto, ai Rom e Sinti che sono stati perseguitati. Questa è la forza della nostra Repubblica, non farei differenze”. “E' la festa degli italiani, nei campi rom d'Italia di legalità ce n'è poca, quindi preferisco festeggiare gli italiani oggi e i nostri militari”. E' incredibile che si sia trovato il modo di litigare in una giornata che rappresenta la festa di tutti gli italiani, soprattutto di quelli che aspettano fatti concreti. Poi Di Maio, ancora, aggiunge “Non avrei alimentato la polemica, quella di Fico è una sua opinione personale” e per il PD di Zingaretti è la solita polemica nel Governo che non viene risparmiata, neanche di fronte ai momenti simbolo del Paese. Ma non c'è solo questo, si guarda con attenzione alle parole che il premier Conte ha annunciato nelle prossime ore per chiarire la linea di Governo. Un vertice a tre con Di Maio e Salvini è atteso, come attese sono le conclusioni di Bruxelles in risposta alla lettera del Governo sui rilievi mossi allo sforamento del debito pubblico. “Il Governo va avanti, se tagliamo le tasse e se finiscono litigi e insulti” avverte, però, minaccioso il Vicepremier leghista e i Pentastellati ribattono “Serve collegialità”. Prossime ore più che delicate.