No a deroghe sul secondo mandato. Sì al Governo di Mario Draghi. Beppe Grillo, garante e consulente retribuito del Movimento, scende a Roma e tenta di rianimare i 5 Stelle disorientati e in ebollizione. La giornata inizia con il confronto di oltre due ore con Giuseppe Conte, leader che chiede copertura politica, nel caso la situazione con il Governo precipitasse. Freddina sembra la reazione di Beppe Grillo, che ribadisce a Conte e ai Parlamentari che manifestano dubbi, una cosa semplice: che "La parola data si mantiene". Avanti Insomma, mantenere la parola è l'imperativo che Grillo impone anche sulla regola del doppio mandato. "Nessuna deroga", dice ai suoi ,una correzione in corsa dopo che il garante sembrava si fosse convinto a concederla, ad una percentuale ristrettissima, si dice il 5%, degli eletti. Provocando però le ire degli esclusi, da qui anche il ritorno alla regola originale e aurea. Una decisione che impatta sulla candidatura siciliana alle primarie di Cancelleri, senza ripensamenti dell'ultimo minuto non potrà correre, entro mercoledì bisogna decidere. Grillo resterà altre 24 ore a Roma, "Spiegheremo tutto" dice rientrando al suo quartier generale romano, l'Hotel Forum, da dove Grillo ha dettato le sue regole. Ora bisognerà vedere chi sarà pronto a seguirle, la partita, assicurano molti Parlamentari, ancora non è chiusa.