Indosseranno la consueta toga. Una coccarda tricolore. Ed usciranno dall'aula, quando parlerà il governo. E poi, sciopereranno il 27 febbraio contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. È la decisione presa dall'Associazione Nazionale Magistrati, all'unanimità, anche dalle anime di centrodestra. Segno di una contrarietà totale alla riforma. Il primo segnale arriverà durante l'inaugurazione dell'Anno giudiziario la prossima settimana. Una scelta stigmatizzata dalla maggioranza, da Forza Italia. Antonio Tajani ritiene legittima la protesta, ma non condivide i modi. Molto più tranchant il giudizio di Maurizio Gasparri che parla di atto gravissimo, autenticamente eversivo. Un clima infuocato, nel quale viaggia la vicenda che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Rinviata a giudizio sul caso Visibilia con capi d'accusa che hanno messo l'opposizione sulle barricate per chiederne le dimissioni immediate. La difesa di Lega e Forza Italia, basata sul garantismo e sulla presunzione d'innocenza, è stato il primo step. Quello decisivo però, passa da Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ora è concentrata sulla missione americana. Ma sono in molti ad essere convinti che al suo rientro, un confronto diretto tra la premier e la ministra, sia lo snodo fondamentale per capire la direzione da prendere: resistere ad ogni costo, o aprire all'idea di un passo indietro.