Lo sciopero generale del 16, di otto ore, contro la Manovra, confermato e rivendicato da CGIL e UIL, parte dal dover dare risposte a un disagio sociale che invece non ne ha abbastanza, dicono, seduti vicini, Landini e Bombardieri in conferenza stampa. I due leader sindacali apprezzano comunque l'impegno messo in campo da Mario Draghi ma Landini sottolinea come lo stesso Premier non sia riuscito a convincere la maggioranza riguardo al contributo di solidarietà da parte dei redditi sopra i €75.000. Quindi, dicono CGIL e UIL, il Governo, con questa Manovra, non fa abbastanza per i ceti più bisognosi ed ecco il perché dello sciopero, riguardo al quale, l'Esecutivo fa trapelare il suo stupore per un'iniziativa che giudica non comprensibile. Perplesso e critico il Centrosinistra col PD che ricorda le misure sociali messe in campo anche se non mette in discussione il diritto alla protesta. Molto duro invece il Centrodestra con la Lega che parla di irresponsabilità e loda la CISL che si è sfilata dallo sciopero. Bombardieri su critiche e attacchi ha qualcosa da dire: "Riteniamo che il Governo sui temi più importanti che abbiamo sollevato non abbia dato tutte le risposte che noi ci aspettavamo ed è per questo che abbiamo indetto otto ore di sciopero generale, che vorrei ricordare, è un diritto riconosciuto dalla Costituzione". Del resto qualcosa bisogna fare per indicare che la strada non è quella giusta, dice Landini, perché c'è bisogno di giustizia e di tutela per i redditi bassi mentre le risorse maggiori, stavolta, arrivano a redditi più alti. E in tema di lavoro non si fa niente contro la precarietà. "Quando si parla questa è una Manovra espansiva, c'è la ripresa, è assolutamente vero. È espansiva e c'è ripresa ma è espansione e ripresa per chi? Quali nuovi modelli sociali si debbono affermare? Per noi il lavoro deve essere stabile". La CISL conferma invece la presa di distanza e dice che in un momento come questo lo sciopero generale è sbagliato e radicalizza il conflitto.